Carcinoma mammario avanzato HR+/HER2-, in studio di fase 3 capivasertib aggiunto a fulvestrant raddoppia sopravvivenza libera da progressione
“L’aggiunta di capivasertib, un inibitore di AKT sperimentale, al farmaco ormonale fulvestrant migliora in modo significativo la sopravvivenza libera da progressione (PFS) rispetto a fulvestrant da solo nei pazienti con carcinoma mammario avanzato positivo per i recettori ormonali (HR+) e negativo per il recettore HER2 (HER2-), anche nel sottogruppo con alterazioni dei biomarcatori coinvolti nel pathway di AKT (PI3K/AKT/PTEN). Lo evidenziano i risultati dello studio di fase 3 CAPItello-291 presentati di recente in occasione del San Antonio Breast Cancer Symposium (SABCS) in Texas
Nel braccio trattato con capivasertib più fulvestrant, la mediana di PFS mediana è raddoppiata rispetto al braccio trattato con il solo fulvestrant (più un placebo) ed è risultata rispettivamente di 7,2 mesi contro 3,6 mesi; la combinazione dei due farmaci ha ridotto il rischio di progressione della malattia o di morte del 40% rispetto alla monoterapia con fulvestrant (HR 0,60; IC al 95%,0,51-0,71; P a 2 code < 0,001).
«Il miglioramento della sopravvivenza libera da progressione, con effetti avversi relativamente ben tollerati, è estremamente incoraggiante», ha affermato l’autore principale dello studio, Nicholas Turner, dell’Institute of Cancer Research di Londra. «Siamo fiduciosi che capivasertib diventi una nuova opzione terapeutica per i pazienti il cui tumore è progredito con un regime contenente una terapia endocrina».«I dati dello studio CAPItello-291, che ha coinvolto oltre 700 pazienti, dimostrano che capivasertib rappresenta una nuova e importante opzione terapeutica, potenzialmente capace di cambiare l’attuale pratica clinica nel trattamento dei pazienti affetti da carcinoma della mammella HR+/HER2- in fase avanzata», ha spiegato uno degli autori italiani dello studio, Alberto Zambelli, Professore associato di Oncologia medica all’Humanitas University di Milano. «In particolare, capivasertib, ‘first-in-class’ tra gli inibitori selettivi di AKT, ha dimostrato di ritardare la progressione di malattia in pazienti che avevano fallito una precedente terapia di combinazione con anti-estrogeni più inibitori di CDK4/6».
Lo studio CAPItello-291
CAPItello-291 (NCT04305496) è uno studio multicentrico internazionale, randomizzato, in doppio cieco, al quale cha dato un importnat econtributo anche l’Italia e che ha coinvolto in totale di 708 pazienti, assegnati secondo un rapporto 1:1 al trattamento con capivasertib più fulvestrant oppure fulvestrant più un placebo…”
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Fonte: “Tumore della mammella HR+/HER2- avanzato, capivasertib aggiunto a fulvestrant raddoppia la sopravvivenza libera da progressione. #SABCS22”, PHARMASTAR