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Tumori rari – Linfoma diffuso a grandi cellule B, dati di Fase 3 dati rafforzano ruolo di polatuzumab vedotin in prima linea

Al congresso annuale della European Hematology Association (EHA), a Vienna, sono state presentate nuove analisi dello studio di fase 3 POLARIX che aggiungono nuove conoscenze riguardo all’efficacia e al profilo di sicurezza del coniugato anticorpo-farmaco (ADC) polatuzumab vedotin aggiunto al regime R-CHP (rituximab più ciclofosfamide, doxorubicina e prednisone) e forniscono nuovi dati a supporto del ruolo di questa combinazione quale nuovo standard per la terapia di prima linea del linfoma diffuso a grandi cellule B, il tipo più comune di linfoma non Hodgkin

Nella prima delle due analisi, Franck Morschhauser, dell’Università di Lille, in Francia, e i colleghi hanno effettuato un’analisi esplorativa del significato prognostico dell’espressione delle proteine BCL2 e MYC e dei riarrangiamenti dei geni BCL2, BCL6, e MYC nei pazienti dello studio POLARIX. L’analisi ha evidenziato che nei pazienti trattati con polatuzumab vedotin più R-CHP l’impatto prognostico negativo della sovraespressione di BCL2 e MYC è ridotto rispetto ai pazienti trattati con il regime standard, l’R-CHOP (rituximab più ciclofosfamide, doxorubicina, vincristina e prednisone).

La seconda analisi, coordinata da Marek Trněný, dell’Università Carolina di Praga, mostra, invece, dati rassicuranti sulla sicurezza di polatuzumab vedotin. Infatti, non si sono osservate differenze significative fra il trattamento con polatuzumab vedotin più R-CHP e il regime R-CHOP riguardo a frequenza e gravità della neuropatia periferica. Inoltre, nei pazienti trattati con polatuzumab vedotin più R-CHP si sono rese necessarie meno variazioni del dosaggio a causa della neuropatia periferica rispetto ai pazienti trattati con lo schema standard.

«Lo studio POLARIX è molto importante, perché è il primo studio nell’arco degli ultimi 15 20 anni ad aver dimostrato un miglioramento terapeutico con un trattamento sperimentale (polatuzumab vedotin, ndr) rispetto allo standard di terapia per i pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B, cioè il regime R-CHOP, e probabilmente ha creato un nuovo standard di cura…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Linfoma diffuso a grandi cellule B, nuovi dati rafforzano il ruolo di polatuzumab vedotin in prima linea. #EHA22”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//oncoemato/linfoma-diffuso-a-grandi-cellule-b-nuovi-dati-rafforzano-il-ruolo-di-polatuzumab-vedotin-in-prima-linea-eha22-38667/