Malatie rare – Fibrosi polmonare idiopatica, trattamento con sildenafil sembrerebbe poter ridurre mortalità
“Sildenafil, un inibitore di PDE5 nonché vasodilatatore polmonare selettivo, potrebbe ridurre la mortalità nei pazienti con fibrosi polmonare idiopatica (IPF) rispetto al placebo e allo standard terapeutico, ma non riduce le ospedalizzazioni o le riacutizzazioni di malattia. Queste le conclusioni di una piccola metanalisi pubblicata sulla rivista Pulmonary Pharmacology & Therapeutics
Razionale e obiettivo dello studio
Le più recenti linee guida internazionali hanno implementato, come è noto, una raccomandazione “condizionale” a sfavore dell’impiego di sildenafil nei pazienti con IPF, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio.
La necessità di rianalizzare i dati ad oggi disponibili, al fine di informare gli aggiornamenti in arrivo delle linee guida ha sollecitato la messa a punto di questo studio che ha passato in rassegna la letteratura esistente per fornire un aggiornamento delle evidenze relative ad un possibile beneficio di questo farmaco non solo sulla mortalità in questa popolazione di pazienti ma anche in termini di miglioramento della funzione polmonare complessiva, di riduzione delle riacutizzazioni e delle ospedalizzazioni, insieme ai dati sugli eventi avversi (AE) responsabili dell’interruzione del trattamento.
Disegno e risultati principali
I 4 studi inclusi nella successiva metanalisi erano dei trial clinici randomizzati e controllati nei quali gli inibitori di PDE-5 erano messi a confronto con placebo o con lo standard terapeutico utilizzato nella IPF (pirfenifone o nintedanib).
I pazienti degli studi in questione avevano un’età compresa tra 68,6 e 70,4 anni, con una predominanza di pazienti di sesso maschile.
Il follow-up di questi studi, invece, aveva una durata compresa da 12 a 52 settimane…”
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Fonte: “Fibrosi polmonare idiopatica, bene sildenafil per riduzione mortalità?”, PHARMASTAR