Malattie autoimmuni – Per l’interstiziopatia polmonare fibrosante associata, nintedanib rallenta del 60% declino funzione polmonare
“Il trattamento con nintedanib rallenta del 60% il tasso di declino della capacità vitale forzata (FVC) nei pazienti affetti da interstiziopatia polmonare fibrosante associata a patologie autoimmuni, con un profilo di eventi avversi che risulta gestibile nella maggior parte dei pazienti trattati. Sono queste le conclusioni di un’analisi post-hoc dello studio INBUILD, recentemente pubblicata sulla rivista Arthritis & Rheumatology, che suffraga ulteriormente il profilo di efficacia di questo farmaco nel trattamento delle interstiziopatie polmonari
Cosa sono le interstiziopatie polmonari fibrosanti
Le malattie interstiziali polmonari (ILD) fibrosanti comprendono un nutrito gruppo di oltre 200 patologie, che comportano il rischio di fibrosi polmonare, ossia la formazione irreversibile di tessuto cicatriziale a livello polmonare, che compromette la funzionalità dei polmoni.
Le ILD fibrosanti comprendono, tra le altre, le ILD fibrosanti associate a malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide e la sclerosi sistemica; la polmonite da ipersensibilità cronica; le ILD fibrosanti associate a malattia mista del tessuto connettivo, sarcoidosi e forme idiopatiche di polmoniti interstiziali, come la polmonite interstiziale aspecifica e polmoniti interstiziali idiopatiche non classificate.
Le persone che vivono con ILD fibrosante possono sviluppare un fenotipo progressivo, che porta al declino della funzione polmonare, al deterioramento della qualità della vita e alla mortalità precoce simile a quelli con fibrosi polmonare idiopatica (IPF), la forma più frequente di polmoniti interstiziali idiopatiche…”
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Fonte: “Interstiziopatie polmonari associate a malattie autoimmuni, nintedanib rallenta del 60% declino funzione polmonare”, PHARMASTAR