Carcinoma a cellule renali – In Fase 3 nivolumab in prima linea più cabozantinib mostra beneficio duraturo
“I risultati del follow-up a due anni (minimo 25,4 mesi; mediana di 32,9 mesi) dalle analisi dello studio di fase 3 CheckMate -9ER, dimostrando benefici duraturi di sopravvivenza e tassi di risposta, oltre a miglioramenti della qualità di vita correlata allo stato di salute, con l’associazione di nivolumab e cabozantinib rispetto a sunitinib nel trattamento di prima linea del carcinoma a cellule renali avanzato (RCC)
Questi risultati aggiornati saranno presentati in due poster al Genitourinary Cancers Symposium dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) 2022, dal 17 al 19 febbraio 2022.
“I nuovi dati dallo studio CheckMate -9ER, che valutano nivolumab e cabozantinib, sono significativi per i pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato di prima linea perché forniscono ulteriore prova dei benefici di efficacia oltre a risultati favorevoli sulla qualità di vita riferita dai pazienti trattati con questa associazione,” afferma Toni Choueiri, M.D., Direttore del Lank Center for Genitourinary Oncology al Dana-Farber Cancer Institute e Jerome e Nancy Kohlberg Professor of Medicine alla Harvard Medical School. “Come medici, siamo continuamente alla ricerca di terapie che possano aiutare sempre più pazienti a gestire la malattia senza riportare un peggioramento nella loro qualità di vita.”
I risultati dopo 2 anni di follow up
Con un follow-up mediano di 32,9 mesi (minimo 25,4 mesi), nivolumab in associazione a cabozantinib (n=323) continua a mostrare una superiorità in sopravvivenza globale (OS), sopravvivenza libera da progressione (PFS), tasso di risposta obiettiva (ORR), durata della risposta (DoR) e risposta completa (CR) rispetto a sunitinib (n=328). Non sono emersi nuovi segnali di sicurezza con l’estensione del follow-up…”
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Fonte: “Carcinoma a cellule renali, nivolumab in prima linea più cabozantinib mostra un beneficio duraturo in termini di sopravvivenza con oltre due anni di follow-up”, PHARMASTAR