Alzheimer – Realizzato il primo neurone artificiale su microchip
“Realizzato anche grazie a ricercatori italiani, il neurone artificiale su microchip è già stato testato in laboratorio e in vivo sui ratti: è analogico, riceve e trasmette informazioni elettriche come i neuroni umani, ma non può essere comandato dall’esterno. Oggi il chip è un ‘quadratino’ di 5 mm2, ma in un prossimo futuro potrà avere il diametro di un capello ed essere impiantato in aree del cervello umano danneggiate e ripristinare almeno in parte le comunicazioni fra cellule e quindi la funzionalità cognitiva
Come per le coronarie, anche per le sinapsi cerebrali arriverà un bypass. In questo caso però sarà per aiutarle a sostituire le funzioni perse a seguito della morte delle cellule cerebrali (neuroni), provocata da malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Parliamo di cento miliardi di neuroni, ciascuno in contatto con altri diecimila: è infatti enorme la rete di connessioni all’interno del nostro cervello che purtroppo, con l’invecchiamento, può ‘strapparsi’ in alcuni punti portando a difficoltà cognitive più o meno serie. Grazie alla sua plasticità il cervello sopperisce a lungo alla morte dei neuroni, ma superata una certa soglia di danno riuscirci diventa impossibile e compaiono i sintomi della demenza.
In un futuro non troppo remoto i ‘buchi’ nella rete di connessioni cerebrali potrebbero essere colmati, o meglio ‘bypassati’, da neuroni sintetici su chip: esistono già e sono stati testati già in vitro e in vivo sui ratti.
Questi chip sono analogici, come il corpo umano, ricevono e trasmettono informazioni elettriche come i neuroni umani, ma non possono essere comandati dall’esterno. Consumano un miliardo di volte meno energia di un microprocessore standard, tanto da poter utilizzare le micro-correnti generate dai neuroni biologici e non aver bisogno di alimentazione. Oggi il chip è un ‘quadratino’ di 5 mm2, ma in un prossimo futuro – parliamo di 5-10 anni – potrà avere il diametro di un capello ed essere impiantato in aree del cervello umano danneggiate e ripristinare almeno in parte le comunicazioni fra cellule e quindi la funzionalità cognitiva…”
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Fonte: “Alzheimer, pronto il primo neurone artificiale su microchip”, PHARMASTAR