Lupus – Nei pazienti in remissione non andrebbe interrotto il trattamento con l’idrossiclorochina
“I risultati di uno studio presentato nel corso del congresso dell’American College of Rheumatology suggeriscono di non interrompere o ridurre il trattamento con idrossiclorochina nei pazienti con lupus in remissione. Tale prassi, infatti, si associa ad un rischio maggiore di recidive in questi pazienti, oppure ad un peggioramento dell’attività di malattia
Razionale e disegno dello studio
“Per quanto l’idrossiclorochina rappresenti un farmaco basilare nel trattamento del lupus – ricordano gli autori nella presentazione in streaming del loro lavoro – è consuetudine dei medici e dei pazienti di prendere in considerazione la riduzione o l’interruzione della somministrazione del farmaco, soprattutto quando il paziente è in remissione o in ridotta attività di malattia, al fine di limitare i possibili problemi di tossicità a lungo termine, come quelli dovuti al danno della retina o ad altro danno d’organo”.
Per esaminare l’associazione tra l’attività di malattia e le recidive di lupus a seguito della riduzione o della sospensione del trattamento con idrossiclorochina, rispetto alla terapia di mantenimento, i ricercatori hanno analizzato i dati prospettici provenienti dalla coorte di pazienti SLICC (the Systemic Lupus Erythematosus International Collaborating Clinics).
Messa a punto nel 1999, SLICC ha reclutato pazienti con diagnosi di malattia entro 15 mesi, provenienti da 33 siti dislocati in Europa, Asia e Nord America, seguendoli con visite di controllo a cadenza annuale…”
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Fonte: “Lupus, l’idrossiclorochina non andrebbe interrotta nei pazienti in remissione #ACR2021”, PHARMASTAR