Infezione ricorrente da Clostridioides difficile (CDI) – Nuovi dati da terapia basata sul microbiota intestinale
“Una terapia sperimentale che utilizza il microbioma intestinale è risultata sicura ed efficace nel trattamento dell’infezione ricorrente da Clostridioides difficile (CDI), secondo i dati di cinque abstract presentati a IDWeek
RBX2660 è un potenziale bioterapeutico vivo basato sul microbiota di prima classe. I dati presentati alla conferenza provenivano da due studi di fase 3 e da tre studi di fase 2 che ne studiavano l’uso negli adulti.
C. difficile (CDI) è una minaccia urgente per la salute pubblica, secondo il CDC, e rappresenta quindi un’esigenza medica significativa insoddisfatta per i pazienti affetti da questa malattia. Attualmente, gli antibiotici sono lo standard di cura per il trattamento della CDI e trattano la malattia, ma sono anche un fattore di rischio predominante per un circolo vizioso di recidive.
In cinque studi prospettici di un programma decennale, i ricercatori miravano a valutare la sicurezza e l’efficacia di RBX2660 come terapia preventiva per CDI ricorrenti, nonché il suo impatto sul microbioma dei partecipanti allo studio.
Complessivamente, gli studi hanno incluso 723 pazienti trattati attivamente, tutti di età pari o superiore a 18 anni, che avevano avuto almeno una recidiva di CDI dopo un episodio primario e che avevano completato almeno un ciclo di terapia antibiotica standard…”
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Fonte: “Recidive di Clostridioides difficile, nuovi dati da una terapia basata sul microbiota intestinale”, PHARMASTAR