Alzheimer, IRCCS Istituto Centro San Giovanni Di Dio Fatebenefratelli – Un anticorpo monoclonale rallenta progressione verso la demenza
“Brescia” – “Dopo oltre 20 anni di tentativi, la FDA (Food and Drug Administration) americana, l’ ente nazionale regolatorio per l’approvazione dei farmaci e la loro messa in commercio, ha approvato lo scorso 7 giugno un nuovo farmaco per il trattamento della malattia di Alzheimer: l’aducanumab, un anticorpo monoclonale in grado di eliminare dal cervello gli accumuli di proteina beta-amiloide ritenuta responsabile della malattia.
La decisione ha provocato un accesissimo dibattito tra gli esperti con schieramenti contrapposti tra i favorevoli ed i contrari, in quanto gli studi sottoposti alla FDA non dimostrano chiaramente e scientificamente l’efficacia del nuovo farmaco; ovvero non è dato per scontato che ci possano essere dei benefici sul versante delle funzioni cognitive e sul versante dell’autonomia.
Tuttavia, poiché l’accumulo di beta amiloide è ritenuto centrale nel causare l’Alzheimer la sola dimostrazione della capacità di ripulire il cervello dall’amiloide – secondo la FDA – può verosimilmente avere anche ricadute positive sulla progressione della malattia.
La FDA ha chiesto all’azienda farmaceutica di condurre uno studio al fine di verificare la reale efficacia del farmaco i cui risultati sono attesi per il 2030.
Come spiega il dott. Orazio Zanetti, primario dell’Unità Operativa Alzheimer e responsabile del Servizio Clinical Trial dell’IRCCS Istituto Centro San Giovanni Di Dio Fatebenefratelli, si tratta di una svolta epocale e rivoluzionaria.
Il nuovo farmaco cambia il mondo dei servizi sanitari che si occupano di problemi di memoria, i nostri centri per i disturbi cognitivi e le demenze, CDCD (circa 600 nel nostro paese)…”
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Fonte: “Svolta epocale nella cura dell’Alzheimer. Un anticorpo monoclonale rallenta la progressione verso la demenza”, insalutenews