Fibrillazione atriale – Nuove conferme per edoxaban
“I dati del registro ETNA-AF-Europe forniscono approfondimenti su edoxaban nella pratica clinica quotidiana in popolazioni che includono pazienti fragili e pazienti con peggioramento della funzione renale
Al Congresso della Società Europea di Cardiologia (ESC) 2021, è stata presentyata una serie di nuovi dati su edoxaban, che includono approfondimenti sulla pratica clinica quotidiana, attraverso le evidenze dal registro ETNA-AF in pazienti con fibrillazione atriale (FA).
La Guida Pratica EHRA aggiornata all’aprile 2021 sull’uso degli anticoagulanti orali non antagonisti della vitamina K (NOAC) nei pazienti con fibrillazione atriale raccomanda l’uso dei NOAC come trattamento di prima linea dei pazienti con FA, e include una guida specifica sul trattamento di popolazioni di pazienti con fibrillazione atriale complessa, come quelli con diversi livelli di fragilità e quelli con insufficienza renale. I dati presentati oggi completano ulteriormente le raccomandazioni della Guida Pratica per il trattamento dei pazienti con FA tramite l’uso di anticoagulati orali diretti.
“Questi nuovi dati, in aggiunta alla Guida pratica EHRA recentemente aggiornata sull’uso dei NOAC nella fibrillazione atriale, forniscono prove scientifiche attese da tempo che saranno di enorme supporto per i clinici che devono trattare queste complesse popolazioni di pazienti con fibrillazione atriale”, ha dichiarato Hein Heidbuchel, Direttore di Cardiologia all’Università di Anversa e past-president della European Heart Rhythm Association (EHRA). “È ormai riconosciuto in tutto il mondo che gli anticoagulanti orali diretti sono la scelta preferita di trattamento per i pazienti con fibrillazione atriale…”
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Fonte: “Fibrillazione atriale, nuove conferme per edoxaban dal registro ETNA-AF #ESC2021”, PHARMASTAR