Intelligenza artificiale – Quali sono le sue potenzialità in medicina?
“L’intelligenza artificiale (AI) è ormai considerata una tecnologia fondamentale che è sempre più presente nei dispositivi elettronici che utilizziamo, le cui applicazioni vanno oltre l’uso quotidiano e risultano utili in molteplici ambiti, non ultimo quello medico diagnostico nel quale sovente l’AI supera le performance del medico nell’effettuare determinate valutazioni. Ma quali sono le potenzialità dell’AI in medicina? Di questi temi ha parlato il Prof. Riccardo Bellazzi del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione, Università di Pavia ICS Maugeri, in occasione dell’evento “The Big Date” promosso da Pfizer
Non a caso è in continua crescita il numero di approvazioni da parte della Fda di software che utilizzano l’intelligenza artificiale, soprattutto nel campo della diagnostica per immagini. La stessa agenzia ha varato una vera e propria road map con lo scopo di definire le regole generali per l’approvazione di nuovi medical device che utilizzano l’AI. Pochi mesi orsono la commissione europea ha elaborato la proposta di un regolamento sull’intelligenza artificiale che chiaramente identifica la sanità come uno degli ambiti a cui rivolgere la maggiore attenzione.
Analisi rapida di molte informazioni
Con il termine intelligenza artificiale si intendono tutte quelle metodologie che fanno parte del grosso cappello del “machine learning”, ma la sua funzione non si limita a questo, anzi la sua utilità consiste nel costruire sistemi intelligenti di supporto alle decisioni che vanno oltre la semplice interpretazione del dato per fornire suggerimenti.
Gli algoritmi di “machine learning” operano su grandi insiemi di dati, come potrebbe essere una mole notevole di casi clinici a cui è stata associata una diagnosi o una prognosi e, sulla base dell’osservazione delle relazioni in ingresso e in uscita, sono in grado di imparare dei modelli statistici che possono essere utilizzati per fare previsioni in presenza di nuovi dati.
Uno degli ambiti che hanno dato un forte impulso all’intelligenza artificiale è rappresentato dalle tecniche di “deep learning”, il cui vantaggio è la capacità di analizzare direttamente quelle informazioni che tipicamente non vengono utilizzate nelle analisi statistiche, come le immagini, i testi scritti in linguaggio naturale o i dati provenienti dai dispositivi indossabili.
Sono strumenti che consentono di analizzare molti dati con grandissima efficacia, migliorando la nostra velocità di interpretazione delle informazioni. In ambito oncologico ci sono numerose applicazioni del “deep learning” soprattutto per l’analisi delle immagini, come nel caso delle mammografie, che possono essere automatizzate utilizzando una combinazione di analisi classica e tecniche di “deep learning”, con la possibilità di fornire anche una predizione sulle micro calcificazioni. Altri settori molto coinvolti sono l’anatomia patologica e la radiologia…”
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Fonte: “Intelligenza artificiale in medicina. Facciamo il punto”, PHARMASTAR