Tumori rari – Linfoma non-Hodgkin a cellule B, tra i pazienti ricoverati per covid alto rischio di un decorso clinico prolungato
“I pazienti con linfoma non-Hodgkin a cellule B che vengono ospedalizzati per Covid-19 sono ad alto rischio di andare incontro a un decorso clinico prolungato. Lo evidenziano i risultati di un nuovo studio multicentrico osservazionale retrospettivo, presentati al meeting annuale della European Hematology Association (EHA)
Infatti, quasi un terzo degli 111 pazienti arruolati nello studio ha sviluppato una malattia con un decorso più lungo e un maggior rischio di mortalità.
«Si è visto che nei pazienti con linfoma non-Hodgkin a cellule B e Covid-19 si è avuta un’alta incidenza di ospedalizzazione prolungata a causa dell’infezione da SARS-CoV-2», ha affermato Caroline Besson, del Centre Hospitalier de Versailles, Le Chesnay, Université Versailles Saint-Quentin en Yvelines, presentando i risultati.
«C’è bisogno di linee guida per gestire i pazienti con linfoma durante la pandemia di Covid-19, soprattutto riguardo alla deplezione delle cellule B e alla terapia di mantenimento con farmaci anti-CD20», ha detto l’autrice.
L’infezione persistente di SARS-CoV-2, a volte indicata come long Covid, sta emergendo come una condizione clinica preoccupante tra alcuni gruppi di pazienti, tra cui quelli immunocompromessi.
I pazienti con linfoma che vengono sottoposti a un trattamento immunoterapico che determina una deplezione delle cellule B possono essere particolarmente vulnerabili all’infezione da SARS-CoV-2, per via della compromissione della risposta immunitaria e del possibile sviluppo di aplasia delle cellule B, ha osservato Besson…”
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Fonte: “Linfoma non-Hodgkin, alta incidenza di long Covid tra i pazienti ricoverati per l’infezione. #EHA21”, PHARMASTAR