Tumori rari – Linfoma diffuso a grandi cellule B, in studio di fase 3 si studia possibile sinergia tra tafasitamab e lenalidomide più R-CHOP
“La combinazione dell’anticorpo monoclonale tafasitamab più lenalidomide e il regime R-CHOP potrebbe avere un effetto sinergico e rappresentare una potenziale opzione terapeutica futura per i pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) di nuova diagnosi. Questa possibilità è al vaglio degli sperimentatori nello studio di fase 3 Front-MIND, presentato da Umberto Vitolo, Direttore del Dipartimento di Ematologia 2 presso l’Università degli Studi di Torino, in occasione del congresso virtuale della European Hematology Association (EHA)
«I dati preliminari dello studio First-MIND suggeriscono che tafasitamab più o meno lenalidomide più R-CHOP è tollerabile nei pazienti con DLBCL naïve al trattamento», scrivono Vitolo e i colleghi nel loro abstract. «Lo studio di fase 3 Front-MIND fornirà un’ulteriore valutazione dei benefici clinici e della sicurezza in una popolazione di pazienti con DLBCL a rischio intermedio-elevato ed elevato di nuova diagnosi».
I presupposti dello studio
Gli autori ricordano che c’è ancora un bisogno finora non soddisfatto di migliorare le opzioni terapeutiche per i pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B di nuova diagnosi, ad alto rischio.
Tafasitamab è un nuovo anticorpo monoclonale umanizzato diretto contro l’antigene CD19 e con la porzione Fc modificata, capace di potenziare la fagocitosi e a la citotossicità cellulo-mediata anticorpo-dipendente (ADCC) in vitro. Studi preclinici hanno anche dimostrato che le combinazioni tafasitamab più rituximab e tafasitamab più lenalidomide aumentano l’attività antitumorale rispetto a ognuno dei singoli agenti…”
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Fonte: “Linfoma diffuso a grandi cellule B, si studia possibile sinergia tra tafasitamab e lenalidomide più R-CHOP. EHA21”, PHARMASTAR