Interstiziopatia polmonare associata ad artrite reumatoide – Conferme per nintedanib
“I pazienti con interstiziopatia polmonare associata ad artrite reumatoide (RA-ILD) presentano tassi più ridotti di declino della funzione polmonare ad un anno quando in trattamento con nintedanib. Queste le conclusioni di un’analisi post-hoc dello studio INBUILD, presentata nel corso del congresso EULAR, conclusosi la scorsa settimana
Razionale e disegno dello studio
INBUILD è stato il primo studio clinico nell’ambito delle malattie interstiziali polmonari fibrosanti a raggruppare i pazienti sulla base del comportamento clinico della loro patologia anziché della diagnosi clinica primaria.
Le malattie interstiziali polmonari fibrosanti comprendono un nutrito gruppo di oltre 200 patologie, che comportano il rischio di fibrosi polmonare, ossia la formazione irreversibile di tessuto cicatriziale a livello polmonare, che compromette la funzionalità dei polmoni.
I pazienti con malattie interstiziali polmonari possono sviluppare un fenotipo progressivo che causa fibrosi polmonare e comporta il declino della funzionalità respiratoria, il deterioramento della qualità di vita e mortalità precoce analogamente a quanto si osserva nella fibrosi polmonare idiopatica, la forma più frequente di polmonite interstiziale idiopatica. I sintomi e il decorso delle malattie interstiziali polmonari fibrosanti progressive sono simili indipendentemente dalla patologia sottostante.
I risultati di questo trial avevano dimostrato la capacità di questo farmaco di ridurre il tasso di declino della FVC (ml/anno) del 57% rispetto al placebo.
L’obiettivo dell’analisi post-hoc presentata al Congresso è stato quello di valutare il tasso di declino della FVC nei pazienti con RA-ILD inclusi nel trial…”
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Fonte: “Interstiziopatia polmonare associata ad artrite reumatoide, conferme per nintedanib in analisi post-hoc #EULAR2021”, PHARMASTAR