Tumori rari – Leucemia linfatica cronica, in fase 2 il 95% dei pazienti libero da progressione con ibrutinib associato a venetoclax come prima linea di durata fissa
“In anticipo rispetto ad ASCO ed EHA sono stati annunciati nuovi dati raccolti dalla coorte con durata fissa della sperimentazione di fase 2 CAPTIVATE (PCYC-1142), indicanti che a due anni il 95 per cento dei pazienti trattati per un periodo prefissato con l’associazione di ibrutinib e venetoclax erano in vita e liberi da progressione. È stata osservata remissione profonda in tutti i sottogruppi, compresi pazienti con leucemia linfatica cronica (LLC) ad alto rischio
Saranno presentati inoltre i dati a lungo termine dello studio RESONATE-2 (PCYC-1115/1116), che rappresentano ad oggi il più lungo follow-up di fase 3 di un inibitore della BTK (tirosina chinasi di Bruton). Tali dati sottolineano i benefici in termini di sopravvivenza a lungo termine e il profilo di sicurezza ormai consolidato di ibrutinib quale monoterapia per pazienti con leucemia linfatica cronica, una tipologia di linfoma non-Hodgkin, la forma di leucemia più comune negli adulti.
Entrambe le sperimentazioni saranno presentate durante il convegno annuale 2021 dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) dal 4 all’8 giugno, e quindi al 26o congresso della European Hematology Association (EHA) dal 9 al 17 giugno.
“Ibrutinib è stato il primo inibitore di BTK autorizzato in Europa ed è stato impiegato per il trattamento di oltre 230.000 pazienti nel mondo. Oggi è anche il primo inibitore di BTK in studio quale opzione terapeutica in associazione a durata fissa”, ha commentato Edmond Chan, EMEA Therapeutic Area Lead Haematology presso Janssen-Cilag Ltd…”
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Fonte: “Leucemia linfatica cronica, 95% liberi da progressione con ibrutinib associato a venetoclax come prima linea di durata fissa”, PHARMASTAR