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Malattie rare – Emofilia, ‘REmoTe’ è il progetto che porta i centri di emofilia a casa dei pazienti

Le soluzioni di tecnologia in remoto assicurano il diritto di accesso alle cure a tutti i pazienti, basti pensare che nell’ultimo anno i tempi necessari per le visite in presenza sono raddoppiati. Associazioni di pazienti e società scientifiche hanno evidenziato come questa situazione potrà determinare conseguenze a valanga sulla salute dei pazienti

“L’epidemia COVID-19 ha dimostrato la validità e la necessità di soluzioni di telemedicina, che permettano di assicurare cure e assistenza ai pazienti fragili e cronici. A dicembre 2020 erano state censite oltre 200 iniziative basate sulla telemedicina, avviate dalle singole aziende ospedaliere a partire dall’inizio di marzo 2020, oltre il 70% delle quali dedicate all’assistenza dei pazienti ‘non Covid’”, evidenzia Fabrizio Massimo Ferrara, Coordinatore del Laboratorio sui sistemi informativi di ALTEMS.

Le soluzioni di tecnologia in remoto assicurano il diritto di accesso alle cure a tutti i pazienti, basti pensare che nell’ultimo anno i tempi necessari per le visite in presenza sono raddoppiati. Associazioni di pazienti e società scientifiche hanno evidenziato come questa situazione potrà determinare conseguenze a valanga sulla salute dei pazienti.

Le “Indicazioni nazionali per l’erogazione delle prestazioni in Telemedicina” definite dal Ministero della Salute ed approvate dalla conferenza Stato-Regioni il 17 Dicembre scorso hanno definito il quadro di rifermento, definendo come soluzioni di telemedicina debbano essere considerate l’approccio preferenziale l’erogazione di visite di controllo e di prestazioni che non richiedano necessariamente il contatto diretto con il paziente. La ‘televisiva’ è entrata così a pieno titolo nel SSN ed è in corso la definizione del tariffario. Una modalità di accesso alle prestazioni innovativa che interessa tutte le specialità.

Una iniziativa accolta con favore anche dall’associazione pazienti: “FedEmo crede in maniera convinta nei possibili benefici derivanti da un utilizzo generalizzato della telemedicina in emofilia, tanto da aver posto il tema al centro del proprio evento istituzionale in occasione della recente Giornata mondiale dell’Emofilia, ricevendo al riguardo anche la condivisione d’intenti da parte dello stesso Ministro della Salute, Roberto Speranza” afferma il Presidente FedEmo, Cristina Cassone “nell’ambito della patologia di cui ci occupiamo, la telemedicina in numerose circostanze potrebbe rappresentare per l’emofilico una valida alternativa alla visita di persona al Centro e comportare per i clinici una semplificazione nella gestione del trattamento e nella relazione con i propri pazienti”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “REmoTe, il progetto che porta i centri di emofilia a casa dei pazienti”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//digital-medicine/remote-il-progetto-che-porta-i-centri-di-emofilia-a-casa-dei-pazienti-35426