Sclerosi multipla – L’impatto dei trattamenti immunosoppressivi e immunomodulatori durante questa pandemia di Covid-19 è a un livello accettabile di sicurezza
“Un gruppo di specialisti italiani appartenenti al Gruppo di studio Musc-19 ha intrapreso uno studio osservazionale per valutare l’impatto delle terapie immunosoppressive e immunomodulatorie sulla gravità della malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) nelle persone con sclerosi multipla (SM). La ricerca, pubblicata sugli “Annals of Neurology”, ha mostrato un livello accettabile di sicurezza delle terapie con un’ampia gamma di meccanismi d’azione
«La pandemia di COVID‐19 e le numerose domande sul periodo post-pandemico complicano la gestione dei pazienti che necessitano di terapie che hanno un impatto sul sistema immunitario. I dati finora disponibili sono nel complesso rassicuranti, escludendo i principali problemi di sicurezza» permettono gli autori, guidati da Maria Pia Sormani, dell’Ospedale Policlinico San Martino e del Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Genova.
Tuttavia, la robustezza dei risultati non è ottimale a causa dei campioni relativamente piccoli, raccolti in una situazione di urgenza. Inoltre, per la maggior parte delle malattie autoimmuni, sono disponibili molte possibili terapie, aumentando così l’eterogeneità dei set di dati, proseguono.
«È quindi necessario fare affidamento su serie di casi più grandi e meglio caratterizzate per migliorare la qualità e la pertinenza dei dati. I risultati informeranno le decisioni cliniche che avranno un impatto a lungo termine, data la cronicità delle malattie, la durata delle terapie e gli effetti duraturi di alcuni trattamenti» scrivono gli autori…”
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Fonte: “Trattamenti immunosoppressivi e immunomodulatori per sclerosi multipla, livello accettabile di sicurezza durante la pandemia di COVID-19 per gli esperti italiani”, PHARMASTAR