Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

16129 Genova (IT)

HIV – La risposta immune contro la proteina Tat permette di controllare la viremia residua

Lo studio pubblicato su The Lancet EBioMedicine, condotto su pazienti cronici Hiv+ in terapia antiretrovirale, dimostra come la risposta immune contro la proteina Tat di Hiv determina il recupero dei linfociti CD4+ e riduce la viremia residua che cART non riesce ad azzerare. Ensoli: “Si confermano i risultati positivi con il vaccino Tat che ha completato la Fase II di sperimentazione nell’uomo sia in Italia che in Sudafrica”

07 APR – Lo studio osservazionale pubblicato oggi su The Lancet EBioMedicine, condotto in pazienti HIV+ in terapia antiretrovirale (cART) da vari anni, ha indicato il ruolo fondamentale della risposta immune contro la proteina Tat di HIV, nell’indurre un continuo recupero dei linfociti CD4+, e nel ridurre la viremia residua che cART non riesce ad azzerare.

Lo studio, condotto dal Centro Nazionale per la Ricerca su Hiv/Aids (Cnaids) dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), conferma il razionale scientifico alla base degli studi già pubblicati dall’Iss sull’importanza di un vaccino anti-Tat per potenziare la ricostituzione del sistema immune che la cART da sola, benché molto efficace nel bloccare la replicazione virale, riesce a ottenere solo parzialmente anche dopo anni di terapia.

“La soppressione della replicazione virale determinata dall’inizio della cART porta ad un forte e veloce recupero dei linfociti CD4+, le cellule immunitarie che ‘orchestrano’ la risposta immunitaria e che vengono aggredite dal virus Hiv, – spiega Barbara Ensoli, Direttore del Cnaids dell’Iss e coordinatrice dello studio – tuttavia, dopo alcuni anni di terapia, l’aumento dei linfociti CD4+ rallenta ed eventualmente si arresta, anche se non ha raggiunto i livelli ottimali, soprattutto nei pazienti che iniziano tardi la terapia. Inoltre, anche nei pazienti in trattamento efficace permangono bassi livelli di viremia intermittente, denominata viremia residua, che è causa di progressione e co-morbilità. Il nostro studio, condotto in pazienti in terapia cronica e seguiti per 3 anni, ha identificato nella risposta immune a Tat il fattore determinante per il perdurare dell’aumento delle cellule CD4 e per il controllo della viremia residua”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Hiv. Dal Vaccino anti-Tat una risposta positiva per controllare la viremia residua. Lo studio Cnr/Iss”, Quotidiano sanità

Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=94343