Diabete di tipo 1 – Carenza di vitamina D non influirebbe su rischio di sviluppare malattia
“Sembra poco probabile che bassi livelli di vitamina D determinati geneticamente abbiano un grande effetto sul rischio di sviluppare il diabete di tipo 1, secondo i risultati di un’analisi di randomizzazione mendeliana su due campioni pubblicata sulla rivista PLOS Medicine. Al contrario di quanto emerso in studi precedenti, secondo i quali la carenza di vitamina risultava correlata allo sviluppo della malattia
Negli ultimi anni il ruolo dei livelli di vitamina D in diverse patologie è stato molto studiato. Dal momento che alcuni trial osservazionali hanno suggerito una correlazione tra bassi livelli di vitamina D e rischio di diabete di tipo 1, i ricercatori si sono proposti di analizzare questa associazione in un modello di randomizzazione mendeliano a due campioni.
La randomizzazione mendeliana è un metodo di ricerca che fornisce evidenze solide su relazioni causali tra fattori di rischio modificabili ed esiti clinici, usando le varianti genetiche per ricreare lo schema di randomizzazione in un contesto osservazionale.
Questi studi hanno meno probabilità di essere influenzati da fattori confondenti e da causalità inversa, distorsioni che influenzano la stima di associazione risultante negli studi osservazionali convenzionali.
Analisi su quasi mezzo milione di pazienti in Europa
Gli autori hanno utilizzato polimorfismi a singolo nucleotide (SNP), che sono fortemente associati ai livelli di 25-idrossivitamina D (25OHD), provenienti da un ampio studio di associazione sull’intero genoma (GWAS, genome-wide association study) che ha coinvolto quasi 450mila pazienti in Europa. Tramite i dati di 12 diversi studi GWAS sul diabete di tipo 1 hanno ottenuto informazioni relative a oltre 9.000 casi di diabete di tipo 1 e quasi 16mila controlli…”
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Fonte: “La carenza di vitamina D non sembra influire sul rischio di diabete di tipo 1”, PHARMASTAR