Pazienti asintomatici con aterosclerosi subclinica – Possibile declino cognitivo da fattori di rischio cardiovascolare
“I fattori di rischio cardiovascolare (CV), in particolare l’ipertensione, sono legati a un metabolismo cerebrale compromesso legato al declino cognitivo e sono identificabili a mezza età tra i pazienti asintomatici con aterosclerosi subclinica, secondo i risultati di uno studio pubblicati sul “Journal of the American College of Cardiology”
«Pensiamo che i fattori di rischio CV che influenzano i grandi vasi che trasportano sangue dal cuore al cervello influenzino anche i piccoli vasi nel cervello» sostengono gli autori, coordinati dal senior author Valentin Fuster, direttore del Mount Sinai Heart di New York .
«Abbiamo scoperto che gli stessi fattori di rischio che danneggiano il cuore e le grandi arterie, e in particolare l’ipertensione, sono strettamente legati al declino del metabolismo cerebrale anni prima della comparsa dei sintomi» proseguono.
«Sebbene tutti sappiano dell’importanza del prendersi cura di noi stessi e controllare i fattori di rischio CV al fine di evitare un attacco di cuore, l’associazione di questi stessi fattori di rischio con il declino cognitivo può aumentare la consapevolezza della necessità di acquisire abitudini sane fin dalle prime fasi della vita» sostengono.
Correlazione inversa tra captazione di 18-FDG alla PET e Framingham risk score
Lo studio ha incluso 547 partecipanti asintomatici con evidenza di aterosclerosi subclinica della coorte PESA (età media, 50 anni; 82% uomini). Ogni paziente è stato sottoposto a PET 18F-fluorodeossiglucosio e i ricercatori hanno valutato l’associazione tra metabolismo cerebrale con fattori di rischio CV e carico di placca aterosclerotica nelle arterie carotidi e femorali come mostrato sugli ultrasuoni vascolari 3D…”
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Fonte: “Possibile declino cognitivo da fattori di rischio cardiovascolare a mezza età e aterosclerosi subclinica”, PHARMASTAR
