Tumore al seno BRCA positivo – L’inibitore di PARP olaparib prolunga la sopravvivenza libera da malattia invasiva
“Il trattamento adiuvante con l’inibitore di PARP olaparib ha dimostrato di migliorare la sopravvivenza libera da malattia invasiva (iDFS) rispetto al placebo in pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale HER2-negativo (HER2-) ad alto rischio, e con mutazioni germinali di BRCA1/2. Il dato proviene dallo studio di fase 3 OlympiA (NCT02032823) ed è stato annunciato in una nota dalle due aziende che stanno sviluppando congiuntamente il farmaco, AstraZeneca ed MSD
Dopo un’analisi ad interim pianificata, il comitato indipendente di monitoraggio dei dati (IDMC) ha raccomandato di procedere con l’analisi primaria dei risultati e la loro divulgazione alla comunità scientifica. L’analisi ad interim, infatti, ha dimostrato che è stato oltrepassato il limite di superiorità per l’iDFS (che era l’endpoint primario dello studio) e che olaparib ha un effetto clinicamente rilevante rispetto al placebo nella popolazione di pazienti coinvolta nello studio.
«La causa più comune di cancro al seno ereditario è una mutazione ereditabile dei geni BRCA1 o BRCA2, a causa della quale la malattia può manifestarsi a un’età significativamente più precoce del normale», ha spiegato l’autore principale dello studio, Andrew Tutt, dell’Institute of Cancer Research e del Kings College di Londra.
«Lo studio OlympiA ci ha permesso di fare un passo avanti utilizzando il test genetico per identificare i pazienti a rischio di questa malattia ed esplorare il potenziale di olaparib per prevenire la recidiva in questi pazienti» ha aggiunto il Professore, il quale ha anche anticipato che i risultati completi dello studio saranno presentati in uno dei prossimi congressi.
Lo studio OlympiA
Lo studio OlympiA è un trial multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, a gruppi paralleli, in cui si valutano sicurezza ed efficacia di olaparib in compresse, rispetto a un placebo, in 1836 pazienti con carcinoma mammario iniziale HER2- o triplo negativo, ad alto rischio, BRCA-mutato, sottoposti alla chirurgia e a 6 o più cicli di chemioterapia neoadiuvante o adiuvante…”
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Fonte: “Tumore al seno BRCA+, olaparib adiuvante prolunga la sopravvivenza libera da malattia invasiva”, PHARMASTAR