Demenza negli anziani – Il rischio aumenta con la pressione sistolica più elevata di notte
“di Lisa Rapaport
Alcuni ricercatori svedesi hanno seguito per 24 anni circa 1.000 ultrasettantenni sottoposti, all’inizio dello studio, a monitoraggio ambulatoriale per 24 ore della pressione sanguigna. L’aumento della pressione sistolica notturna è risultato associato a un rischio maggiore di demenza, in particolare di malattia di Alzheimer
(Reuters Health) – Gli anziani con una pressione sistolica più elevata di notte che di giorno presentano un rischio aumentato di sviluppare demenza e in particolare malattia di Alzheimer. E’ quanto emerge da uno studio svedese che ha esaminato i dati relativi a circa 1.000 anziani seguiti per 24 anni a partire da quando avevano circa 70 anni.
I partecipanti allo studio non presentavano demenza, ictus o deterioramento cognitivo al basale e tutti sono stati sottoposti a monitoraggio ambulatoriale per 24 ore della pressione all’inizio dello studio.
Durante il follow-up, sono stati rilevati 286 casi di demenza in base a un esame delle cartelle cliniche e a una conferma da parte di almeno due geriatri.
Il calo inverso della pressione sistolica si associava a un rischio significativamente maggiore di qualsiasi forma di demenza (hazard ratio aggiustato 1,64) e in particolare di malattia di Alzheimer (aHR 1,67). Il calo inverso è apparso legato anche a demenza vascolare (aHR 1,29), ma la differenza non è risultata statisticamente significativa…”
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Fonte: “Anziani. La pressione sistolica più elevata di notte aumenta il rischio di demenza”; Quotidiano sanità
Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=92780