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Malattie rare – Leucemia linfatica cronica, in prima linea nei pazienti giovani risulta efficace la combinazione venetoclax-rituximab

Il trattamento di durata fissa con la combinazione ‘chemo-free’ dell’inibitore di Bcl-2 venetoclax e l’anticorpo monoclonale anti-CD20 rituximab, utilizzato in prima linea, risulta molto efficace nei pazienti giovani con leucemia linfatica cronica aventi un profilo biologico prognosticamente sfavorevole

Lo suggeriscono i risultati preliminari di uno studio multicentrico tutto italiano tuttora in corso, lo studio VERITAS, condotto dal GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie EMatologiche dell’Adulto) e presentato all’ultimo congresso dell’American Society of Hematology (ASH).

I ricercatori hanno osservato un alto tasso di risposta (oltre il 95%) nei pazienti valutabili e quasi il 60% di essi ha ottenuto una risposta completa alla fine del trattamento con venetoclax-rituximab, Inoltre, oltre l’80% ha mostrato una non rilevabilità della malattia minima residua (uMRD) nel sangue periferico alla citometria a flusso, alla fine del trattamento.

«Lo studio VERITAS è stato condotto per valutare se fosse possibile riprodurre i risultati estremamente soddisfacenti, con alti tassi di risposta e di risposta profonda MRD-negativa, mostrati dallo studio MURANO in pazienti già precedentemente trattati con venetoclax e rituximab» ha spiegato a PharmaStar la prima firmataria dello studio, Francesca Mauro, del Dipartimento di Medicina Traslazionale e di Precisione dell’Università ’Sapienza’ di Roma.

«I risultati preliminari dello studio VERITAS hanno mostrato come questi stessi risultati di efficacia siano stati riprodotti con la combinazione venetoclax più rituximab in pazienti trattati in prima linea e che mostravano caratteristiche biologiche sfavorevoli, quali uno stato mutazionale delle IGVH non mutato e alterazioni del gene TP53».

Regime ‘chemo-free’ con venetoclax più anti-CD20 efficace in pazienti già trattati e non
La chemioimmunoterapia con il regime FCR (fludarabina, ciclofosfamide e rituximab) è stata ampiamente utilizzata come trattamento iniziale per i pazienti con leucemia linfatica cronica giovani (con meno di 65 anni) e in buone condizioni generali (fit)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Leucemia linfatica cronica, combinazione venetoclax-rituximab efficace in prima linea nei pazienti giovani. #ASH20”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//oncoemato/leucemia-linfatica-cronica-combinazione-venetoclax-rituximab-efficace-in-prima-linea-nei-pazienti-giovani-ash20-34572