Valvulopatie cardiache – Nuove linee guida ACC/AHA
“Le opzioni per trattare le malattie delle valvole cardiache si stanno espandendo, consentendo ai pazienti di evitare la chirurgia quando possibile. Lo rileva una nuova linea guida di pratica clinica congiunta dell’American College of Cardiology (ACC) e dell’American Heart Association (AHA). La nuova “Linea guida ACC/AHA 2020 per la gestione dei pazienti con malattie cardiache valvolari” è stata pubblicata online contemporaneamente “Circulation”, la rivista di punta dell’AHA, e sul “Journal of the American College of Cardiology” (JACC)
Circa la metà di tutte le persone di età pari o superiore a 65 anni ha una qualche forma di malattia cardiaca valvolare. Se non diagnosticate o non trattate in modo tempestivo, le valvulopatie possono diventare più gravi e infine portare a insufficienza cardiaca (HF) ed exitus. Le malattie cardiache valvolari possono influenzare una o più valvole cardiache (mitralica, tricuspide, aortica e polmonare). Le cause più comuni di valvulopatie tra gli adulti negli Stati Uniti sono l’ispessimento e la calcificazione legati all’età o le varianti anatomiche delle valvole, che possono essere ereditarie.
Queste condizioni possono portare a un’apertura o chiusura anomala della valvola cardiaca, che si manifesta come stenosi (con valvola stretta o rigida e parziale limitazione del flusso sanguigno) o rigurgito (con valvola non continente, che permette al sangue di fluire all’indietro all’interno di un’altra camera del cuore).
Interventi transcatetere al posto della chirurgia tradizionale
«La ricerca attuale e le nuove tecnologie continuano a trasformare il trattamento delle malattie delle valvole cardiache, man mano che si evolvono stili di vita aggiornati e le indicazioni dei farmaci, e le procedure meno invasive hanno sostituito la chirurgia tradizionale per molti pazienti» dichiara Catherine Otto, co-presidente del comitato di scrittura delle linee guida, professore di medicina e direttrice della Heart Valve Clinic presso la University of Washington School of Medicine di Seattle…”
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Fonte: “Nuove linee guida ACC/AHA per il trattamento delle valvulopatie cardiache: invasività sempre minore”, PHARMASTAR