Parkinson e COVID-19 – Pazienti con deficit del linguaggio aiutati dalle tecniche di intelligenza artificiale
“La pandemia di COVID-19, con lo sviluppo della telemedicina e della pratica clinica a distanza, sta coinvolgendo innovazioni basate sulle tecnologie di intelligenza artificiale volte ad aiutare i pazienti con malattia di Parkinson a ridurre i propri deficit del linguaggio. Un esempio in questo senso è stato presentato alla Convenzione annuale dell’American Speech-Language-Hearing Association
L’innovazione – in via di perfezionamento – giunge da ricercatori della Purdue University (a West Lafayette, nell’Indiana) dove si apportano miglioramenti a uno strumento mirato a fornire nuove opzioni a questa popolazione di pazienti.
Sviluppo di piattaforme per il trattamenti dei deficit del linguaggio
Jessica Huber, professoressa di Scienze del discorso, del linguaggio e dell’udito e preside associato per la ricerca presso il Purdue’s College of Health and Human Sciences, guida il Motor Speech Lab di Purdue. Huber e il suo team stanno attualmente effettuando studi virtuali per valutare i disturbi del linguaggio legati al Parkinson utilizzando piattaforme tecnologiche di intelligenza artificiale.
Huber e il suo team, in particolare, hanno lavorato per sviluppare strumenti di “telepratica” per la valutazione e il trattamento di menomazioni del linguaggio come quelle presenti nella malattia di Parkinson.
Hanno ricevuto una sovvenzione per l’innovazione e la ricerca delle piccole imprese dei National Institutes of Health per sviluppare una piattaforma di ‘telesanità’ per facilitare la diffusione del trattamento vocale mediante il dispositivo SpeechVive, che ha ricevuto notevole attenzione alla Convention sopra citata.
Il dispositivo sviluppato e risultati ottenuti
SpeechVive è un dispositivo medico indossabile per migliorare la chiarezza vocale delle persone con Parkinson. In particolare è un device ‘intelligente’ posto dietro l’orecchio che aiuta le persone con malattia di Parkinson a parlare a voce più alta e comunicare in modo più efficace. Il dispositivo si basa sulla ricerca dell’inventore e cofondatore Jessica Huber, che ha fondato una startup con il nome del dispositivo…”
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Fonte: “Pazienti parkinsoniani aiutati dalle tecniche di intelligenza artificiale nella pandemia da COVID-19”, PHARMASTAR