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Psoriasi a placche da moderata a grave – Trattamento con risankizumab migliora le lesioni e la qualità di vita a lungo termine

Nei pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a grave il trattamento a lungo termine con risankizumab ha comportato un miglioramento delle aree lesionate e della qualità di vita in un’alta percentuale di soggetti, senza nuovi segnali di sicurezza. I risultati di un’analisi ad interim del trial di fase III LIMMitless sono stati presentati sotto forma di poster al congresso della European Academy of Dermatology and Venereology (EADV) 2020

Di psoriasi soffrono circa 2 milioni e mezzo di italiani. Si tratta di una malattia cronica della pelle che può avere un forte impatto sulla qualità di vita delle persone che hanno la forma moderata o grave. Secondo le stime riportate al congresso il 98% dei pazienti subisce un contraccolpo emotivo, il 54% riporta sintomi depressivi a causa delle lesioni cutanee e il 60% dichiara di perdere in media 26 giorni lavorativi all’anno.

L’interleuchina-23 (IL-23), un regolatore chiave di numerose citochine effettrici, guida lo sviluppo e il mantenimento della psoriasi a placche. Risankizumab è un anticorpo monoclonale IgG1 umanizzato che si lega alla subunità p19 della IL-23, inibendo la citochina e arrestando il suo contributo nell’infiammazione psoriasica.

Approvato per la psoriasi nell’aprile 2019, risankizumab si è aggiunto ad altri farmaci biologici inibitori dell’interleuchina-23 approvati con questa indicazione, ossia tildrakizumab, guselkumab e ustekinumab, dove l’ultimo è un doppio inibitore IL-12/23. Altri biologici approvati per la terapia della psoriasi sono gli inibitori dell’IL-17 secukinumab, ixekizumab e brodalumab.

Negli studi precedenti in pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave il farmaco ha dimostrato un’efficacia superiore rispetto a placebo, adalimumab, ustekinumab e secukinumab rispettivamente fino a 16, 44, 52 e 52 settimane.

Analisi ad interim dello studio LIMMitless in corso
L’analisi si proponeva di valutare la durabilità a lungo termine dei miglioramenti assoluti dello Psoriasis Area and Severity Index (PASI)* utilizzando i dati integrati dei due trial di base in doppio cieco, randomizzati, di fase III UltIMMa-1 e UltIMMa-2 e dello studio di estensione in aperto, multicentrico, di fase III LIMMitless attualmente in corso…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Psoriasi a placche, risankizumab migliora le lesioni e la qualità di vita a lungo termine #EADV2020”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//dermatologia/psoriasi-a-placche-risankizumab-migliora-le-lesioni-e-la-qualit-di-vita-a-lungo-termine-eadv2020-34103