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Malattie rare – Fibrosi polmonare idiopatica, in fase l il trattamento sperimentale orale deupirfenidone (LYT-100) risulta ben tollerato

Il trattamento sperimentale orale deupirfenidone (LYT-100) ha dimostrato di essere sicuro e ben tollerato a tutte le dosi in un trial di Fase 1 in corso di valutazione del suo potenziale per il trattamento di disturbi che coinvolgono l’infiammazione e la fibrosi, come la fibrosi polmonare idiopatica (IPF), e disturbi del flusso linfatico, come il linfedema

“Sulla base di questi risultati, prevediamo di portare avanti il programma in molteplici indicazioni caratterizzate da infiammazione e fibrosi, tra cui l’IPF, in cui il pirfenidone ha dimostrato di avere un beneficio ma in cui i problemi di tollerabilità ne hanno limitato l’uso”, ha affermato Daphne Zohar, co-fondatrice e CEO di PureTech Health, il suo sviluppatore, in un comunicato stampa.

Differenze rispetto a pirfendone
LYT-100, una nuova entità chimica attiva per via orale. In sostanza è il derivato deuterato (deuterio al posto dell’idrogeno) di pirfenidone progettato per superare le sfide associate al pirfenidone, un farmaco antinfiammatorio e antifibrotico approvato e commercializzato da alcuni anni. Il pirfenidone è attualmente approvato per il trattamento della fibrosi polmonare idiopatica (IPF), ma è associato a significativi problemi di tollerabilità e tossicità limitanti la dose.

Il deupirfenidone mantiene la farmacologia del pirfenidone ma ha un profilo PK differenziato, che è stato progettato per consentire una migliore tollerabilità, un dosaggio meno frequente e una potenziale maggiore efficacia.

Effetti collaterali come nausea e affaticamento possono essere comuni con pirfenidone, e uno studio sulla sicurezza del suo utilizzo a lungo termine e nel mondo reale ha riportato che quasi il 30% dei pazienti ha interrotto il trattamento a causa di eventi avversi. Secondo quanto si legge nel comunicato di  PureTech, pirfenidone  “è associato a significativi problemi di tollerabilità e a tossicità limitanti la dose che portano circa il 50% dei pazienti a interrompere l’uso, regolare la dose o cambiare terapia, il che si traduce in una gestione non ottimale della malattia”.

Lo studio di fase I
Lo studio di Fase 1 (NCT04243837) condotto in volontari sani è composto da tre parti. La prima parte, ormai completa, ha valutato la sicurezza, la tollerabilità e la farmacocinetica (come il composto si muove attraverso il corpo ed esce dal corpo) di dosi multiple di LYT-100, rispetto al placebo.

Ai partecipanti sono state somministrate dosi inizialmente crescenti da 100 mg fino a 750 mg, assunte due volte al giorno con il cibo. Poiché tutte le dosi erano ben tollerate, alla prova è stata aggiunta una dose aggiuntiva di 1.000 mg, anch’essa ben tollerata.

I test farmacocinetici hanno mostrato che, dopo aver mangiato, l’esposizione alla terapia è simile a quella nota per pirfenidone, ma LYT-100 è rimasto al picco di concentrazione terapeutica più a lungo del farmaco progenitore…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Fibrosi polmonare idiopatica, LYT-100 ben tollerato in fase I: sarà il successore di pirfenidone?”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//pneumo/fibrosi-polmonare-idiopatica-lyt-100-ben-tollerato-in-fase-i-sar-il-successore-di-pirfenidone-34075