Diabete e malattia multivasale – Favorita a lungo termine la chirurgia CABG (by-pass aortocoronarico) rispetto all’intervento percutaneo
“Tra i pazienti con diabete e malattia multivasale, la mortalità a lungo termine e gli esiti MACCE (major adverse cardiovascular and cerebrovascular event) favoriscono la chirurgia CABG (by-pass aortocoronarico) rispetto alla PCI (intervento coronarico percutaneo), secondo i nuovi dati del registro clinico e amministrativo, presentati all’ESC 2020 e pubblicati sul Journal of the American College of Cardiology”
«In questo particolare contesto di pazienti di tipo dello studio FREEDOM, penso che l’evidenza sia forte che il primo trattamento di scelta in questi pazienti dovrebbe essere la chirurgia CABG» ha detto l’autore senior Douglas S. Lee, dell’Institute for Clinical Evaluative Sciences e Peter Munk Cardiac Centre, Toronto, (Canada). «Ci sono ragioni biologiche per questo e i dati degli studi clinici lo supportano e ora anche uno studio sull’efficacia nel mondo reale lo sostiene: quindi penso che sia una prova abbastanza forte per la chirurgia CABG in questo tipo di paziente» ha ribadito.
In effetti, la CABG ha mantenuto un vantaggio di sopravvivenza rispetto al PCI per questa coorte nello studio randomizzato FREEDOM a 8 anni, ma i limiti di tale analisi includevano una perdita sostanziale al follow-up e l’uso di stent a rilascio di farmaco più vecchi.
Vantaggio in termini di MACCE
Per lo studio, Derrick Tam, del Sunnybrook Health Sciences Center di Toronto (Canada), Lee e colleghi hanno incluso retrospettivamente tutti i pazienti con diabete e prove angiografiche di coronaropatia (CAD) a due o tre vasi sottoposti a PCI (n = 4.519 ) o CABG isolato (n = 9.716) in Ontario, tra il 2008 e il 2017. Un’analisi abbinata al punteggio di propensione di 4.301 coppie bilanciate non ha dimostrato alcuna differenza nella mortalità a 30 giorni tra le coorti PCI e CABG (2,4% vs 2,3%; P = 0,721) o ictus o infarto miocardico (IM) in ospedale…”
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Fonte: “Diabete e malattia multivasale, favorito a lungo termine il by-pass rispetto all’intervento percutaneo #ESC2020”, PHARMASTAR