Carcinoma mammario iniziale HR+/HER2- ad alto rischio, abemaciclib riduce del 25% il rischio di recidive
“Abemaciclib, in combinazione con la terapia endocrina adiuvante standard (ET), riduce del 25,3% il rischio di recidiva del cancro al seno rispetto alla sola ET in pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale ad alto rischio di ricadute, positivo al recettore ormonale (HR +) e negativo per il recettore del fattore di crescita epidermico umano (HER2-) (HR: 0.747; 95% CI: 0.598, 0.932; p = 0.0096)
I dati sono stati presentati oggi al Presidential Symposium del Congresso virtuale 2020 della European Society for Medical Oncology (ESMO) e contemporaneamente pubblicati sul Journal of Clinical Oncology.
Sulla base dell’attività osservata in questo studio, abemaciclib è l’unico inibitore di CDK4/6 in grado di ottenere una riduzione statisticamente significativa del rischio di recidiva in questa popolazione di pazienti. Da rimarcare che nel setting adiuvante altri inibitori hanno fallito (palbocilib nello studio Pallas) e non hanno ancora disponibili i dati (ribociclib nello studio Natalee).
Questo beneficio statisticamente significativo è presente in tutti i sottogruppi di pazienti e corrisponde a un miglioramento del 3.5% nel tasso di sopravvivenza libera da malattia invasiva (IDFS) a due anni (92.2% di IDFS a due anni nei pazienti trattati con abemaciclib ed endocrinoterapia versus 88.7% nei pazienti trattati con la sola endocrinoterapia). I risultati provengono da un’analisi ad interim pre-pianificata, condotta quando nella popolazione totale (ITT) dello studio erano stati osservati 323 eventi IDFS di cui 136 nel gruppo di pazienti trattati con Abemaciclib e 187 fra i controlli.
L’aggiunta del farmaco alla terapia endocrina ha comportato anche una riduzione clinicamente significativa del 28,3 % del rischio di ricadute di malattia a distanza (DRFS), ovvero dello sviluppo di malattia metastatica.
Il follow-up mediano è stato di circa 15,5 mesi in entrambi i gruppi e la durata mediana del trattamento con abemaciclib di 14 mesi; al momento dell’analisi, circa il 70% dei pazienti in ciascun gruppo era ancora nel periodo di trattamento previsto di due anni. I dati di sicurezza dello studio monarchE sono coerenti con il profilo di tollerabilità noto di abemaciclib, già impiegato in pazienti con carcinoma al seno metastatico, e non sono stati osservati nuovi eventi avversi…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Tumore al seno iniziale HR+/HER2- ad alto rischio, abemaciclib riduce del 25% il rischio di recidive. #ESMO20”, PHARMASTAR