Carcinoma ovarico avanzato BRCA-mutato (BRCAm) di nuova diagnosi – Olaparib ritarda progressione malattia di oltre 4 anni e mezzo
“Annunciati all’ESMO i risultati a lungo termine dello studio SOLO-1 che dimostrano un vantaggio di sopravvivenza libera da progressione (PFS) a lungo termine per olaparib vs placebo nel trattamento di mantenimento di prima linea delle pazienti con carcinoma ovarico avanzato BRCA-mutato (BRCAm) di nuova diagnosi, in risposta completa o parziale dopo chemioterapia a base di platino
Si tratta di un trial di Fase III, randomizzato, in doppio cieco di olaparib in compresse controllato con placebo.
Il cancro ovarico è l’ottava causa più comune di morte per cancro nelle donne in tutto il mondo, con 185.000 decessi a livello globale. In Italia, nel 2019, si sono verificati oltre 5.300 nuovi casi di tumore ovarico. Circa il 22% delle pazienti con cancro ovarico presenta una mutazione BRCA1/2.
I dati di follow-up a cinque anni dallo studio SOLO-1 hanno mostrato come olaparib riduca il rischio di progressione della malattia o morte del 67% (sulla base di un rapporto di rischio [HR] di 0,33; intervallo di confidenza al 95% [CI] 0,25-0,43) e aumenti la PFS ad una mediana di 56,0 mesi rispetto ai 13,8 mesi del placebo. A cinque anni, il 48,3% dei pazienti trattate con olaparib è rimasta libera da progressione di malattia rispetto al 20,5% del placebo. La durata mediana del trattamento con olaparib è stata di 24,6 mesi rispetto a 13,9 mesi con placebo.
“I risultati dello Studio SOLO-1 confermano l’efficacia di olaparib come unico PARP inibitore che ad oggi abbia dimostrato un vantaggio significativo con un follow-up di 5 anni per il trattamento in prima linea delle pazienti con carcinoma ovarico che presentino una mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2” commenta Nicoletta Colombo, Professore Associato Ostetricia-Ginecologia Università Milano-Bicocca e Direttore Programma Ginecologia Oncologica dell’Istituto Europeo Oncologia…”
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Fonte: “Carcinoma ovarico avanzato con mutazione BRCA: olaparib in prima linea ritarda la progressione di oltre 4 anni e mezzo #ESMO2020”, PHARMASTAR