Rinosinusite cronica associata a polipi nasali – Mepolizumab è in grado di ridurre sia la dimensione dei polipi che la necessità di ricorrere alla chirurgia
“Nei pazienti affetti da rinosinusite cronica associata a polipi nasali, la terapia add-on con mepolizumab è stata in grado di ridurre sia la dimensione dei polipi che la necessità di ricorrere alla chirurgia. Sono questi i risultati dello studio SYNAPSE, presentati nel corso del congresso annuale ERS, tenutosi quest’anno in modalità virtuale causa Covid-19
Che cosa è la rinosinusite cronica associata a polipi nasali
La rinosinusite cronica associata a polipi nasali (CRSwNP) è una malattia infiammatoria cronica dei seni nasali, responsabile della formazione di polipi nasali a livello della cavità nasale superiore, ed è caratterizzata dalla presenza di livelli elevati di eosinofili. Questi polipi possono crescere in entrambe le fosse nasali, dando luogo a rinosinusite cronica, una condizione che impatta in misura rilevante sulla qualità della vita dei pazienti legata a ostruzione nasale, anosmia, dolore facciale, pressione facciale e a rinorrea.
Alcuni studi hanno documentato la presenza di livelli elevati di IL-5 in pazienti con CRSwNP e che l’infiammazione eosinofilica è associata a poliposi recidivante post-chirurgica.
Lo standard attuale di trattamento è rappresentato dai corticosteroidi intranasali e, nei casi più severi, da cicli intermittenti di steroidi orali.
Nei casi più severi di malattia è indicato anche il ricorso alla chirurgia per rimuovere i polipi nasali. Tuttavia i polipi hanno un’elevata probabilità di recidivare, costringendo ad interventi chirurgici ripetuti.
Il ruolo di IL-5 e di mepolizumab e disegno dello studio SYNAPSE
Approvato nel 2015 per l’asma eosinofilico severo, mepolizumab è il primo esponente della classe degli anticorpi monoclonali anti-IL5. Si ritiene che gli effetti del farmaco dipendano dalla sua capacità di prevenire il legame di IL5 al suo recettore presente sulle cellule eosinofile, riducendone la presenza in circolo fino a livelli considerati nella norma, in corrispondenza dei quali si ritiene siano in grado di giocare un ruolo nel mantenimento di buone condizioni di salute.
Mepolizumab è stato sviluppato per il trattamento di alcune malattie guidate dall’infiammazione eosinofila. E’ stato studiato in più di 3.000 pazienti in 21 trial clinici per un certo numero di indicazioni ed è stato approvato negli Usa, in Europa come trattamento add-on nei pazienti con asma severo eosinofilico…”
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Fonte: “Rinosinusite cronica associata a polipi nasali, mepolizumab riduce, anche sottocute, polipi nasali e necessità ricorso chirurgia #ERS2020”, PHARMASTAR