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Diabete di tipo 2 – L’insonnia come fattore di rischio per sviluppo malattia

L’analisi di un ampio set di dati ha permesso di identificare una serie di fattori collegati allo sviluppo diabete di tipo 2, sia di rischio, tra cui l’insonnia, che protettivi. I risultati dello studio di randomizzazione mendeliana sono stati pubblicati sulla rivista Diabetologi

I ricercatori hanno utilizzato i dati riepilogativi del DIAbetes Genetics Replication And Meta-analysis consortium (DIAGRAM), che comprendeva un totale di 32 studi con il coinvolgimento di quasi 900mila adulti di discendenza europea. Nello studio è stata adottata la tecnica della randomizzazione mendeliana, che utilizza la variazione genetica per indagare le relazioni causali tra fattori di rischio potenzialmente modificabili e i risultati sulla salute. È meno probabile che questa metodologia sia influenzata da cause confondenti rispetto agli studi osservazionali.

Fattori di rischio e protettivi
Sono stati identificati 19 fattori di rischio legati causalmente a un aumento del rischio di diabete di tipo 2, tra cui depressione, pressione sanguigna sistolica, cominciare a fumare, abitudine al fumo, consumo di caffeina, indice di massa corporea (BMI) sia nell’infanzia che nell’età adulta, percentuale di grasso corporeo, massa grassa viscerale, frequenza cardiaca a riposo, isoleucina plasmatica, valina e leucina, enzima epatico alanina aminotransferasi (un segno di funzionalità epatica) e livelli plasmatici di quattro acidi grassi.

A questi fattori perlopiù familiari si è aggiunta l’insonnia (odds ratio 1,17), che risulta comportare un aumento del rischio del 17% rispetto a chi non ne soffre. Gli autori, Shuai Yuan e Susanna Larsson del Karolinska Institutet di Stoccolma in Svezia, hanno affermato che il loro è il primo studio che abbia identificato l’insonnia come un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo della malattia.

Hanno anche scoperto che 15 fattori erano invece protettivi nei confronti del diabete di tipo 2: alanina plasmatica, livelli sia di HDL che di colesterolo totale, età al menarca, livelli di testosterone, livelli di globulina legante gli ormoni sessuali aggiustati per il BMI, peso alla nascita, altezza in età adulta, livelli plasmatici di quattro acidi grassi, livelli di 25-idrossivitamina D circolante, anni di istruzione e massa corporea magra per le donne.

Sono emersi anche ulteriori 21 fattori di rischio che suggerivano un’associazione causale con lo sviluppo della malattia, ma con evidenze tuttavia non così importanti. Tra questi il consumo di alcol, non fare colazione, sonnecchiare durante il giorno, dormire per brevi periodi, sodio urinario, alcuni aminoacidi e fattori infiammatori.

Fattori indipendenti dal BMI
Una volta aggiustati i risultati in base al BMI in età adulta, soltanto otto fattori sono rimasti significativamente associati al diabete di tipo 2, suggerendo che siano indipendenti dal peso corporeo, ossia pressione sanguigna sistolica, fumo, insonnia e livelli di alanina aminotransferasi come fattori di rischio causali per il diabete, mentre quelli protettivi sarebbero il testosterone, la globulina legante gli ormoni sessuali e i livelli di HDL e colesterolo totale…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Diabete di tipo 2, insonnia identificata come nuovo fattore di rischio per lo sviluppo della malattia”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//diabete/diabete-di-tipo-2-insonnia-identificata-come-nuovo-fattore-di-rischio-per-lo-sviluppo-della-malattia-33259

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