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Cardiopatie congenite – I bambini che le hanno diventati adulti hanno ancora bisogno di trattamenti

“Sono passati dieci anni da quando la versione precedente delle linee guida è stata presentata e in questo lasso di tempo si sono accumulate nuove informazioni e osservazioni che hanno reso necessaria una nuova stesura di queste linee guida per la gestione delle malattie cardiache congenite

Queste sono oramai diventate malattie life-long; siamo felici di affermare che la maggior parte dei pazienti con cardiopatie congenite sopravvivono fino all’età adulta ma la maggior parte di loro non è guarita e pertanto ha bisogno di continui follow-up per identificare e trattare ogni complicanza”.

Con queste parole il Dr Helmut Baumgartner, Dipartimento di Cardiologia III, Cardiopatie congenite dell’adulto e Valuvopatie, University Hospital Muenster, Muenster, Germania, ha introdotto la conferenza di presentazione delle nuove linee guida ESC per la gestione delle cardiopatie congenite negli adulti, a cura della Società Europea di Cardiologia (ESC) e approvate dall’Associazione Europea di Cardiologia Pediatrica e Congenita (AEPC) e dalla Società internazionale per le Malattie Cardiache Congenite negli Adulti (ISACHD).

Cosa sono le malattie cardiache congenite
La cardiopatia congenita si riferisce a qualsiasi difetto strutturale a livello del cuore e/o dei grandi vasi presente fin dalla nascita. Questa colpisce tutti gli aspetti della vita, compresa la salute fisica e mentale, la socializzazione e il lavoro; la maggior parte dei pazienti non è in grado di compiere esercizi fisici allo stesso livello di intensità dei coetanei e questo, insieme alla consapevolezza di avere una condizione cronica, influisce sul benessere mentale. “Avere una cardiopatia congenita, con la necessità di follow-up e cure a lungo termine, può anche avere un impatto sulla vita sociale, limitare le opzioni di lavoro e rendere difficile ottenere un’assicurazione sanitaria”, ha commentato Baumgartner. “Guidare e supportare i pazienti in tutti questi processi è parte integrante della loro cura.”

La valutazione e i follow-up per le cardiopatie congenite
Non esiste una regola univoca per definire modalità e tempi di valutazione e follow-up, in quanto numerose sono le cardiopatie e altrettanti numerosi sono i relativi protocolli. È chiaro che tutti gli adulti con cardiopatia congenita dovrebbero essere valutati almeno una volta presso un centro specialistico per determinare la frequenza dei controlli successivi. Del team dovrebbero far parte anche infermieri specializzati, psicologi e assistenti sociali, in relazione soprattutto al rischio elevato di ansia e depressione…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “I bambini con cardiopatie congenite diventati adulti hanno ancora bisogno di trattamenti. Cosa dicono le nuove linee guida ESC”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//cardio/i-bambini-con-cardiopatie-congenite-diventati-adulti-hanno-ancora-bisogno-di-trattamenti-cosa-dicono-le-nuove-linee-guida-esc-33193