Malattie rare – Porfiria epatica acuta, nella fase di estensione in aperto givosiran risulta efficace e sicuro anche a 12 mesi
“Sono stati presentati in occasione del congresso annuale EASL, tenutosi quest’anno in modalità virtuale causa Covid-19, i risultati ad interim (12 mesi) della fase di estensione in aperto dello studio ENVISION sull’impiego di givosiran, farmaco che agisce attraverso il meccanismo dell’ RNA interference (RNAi), per il trattamento della porfiria epatica acuta (AHP). Dallo studio è emerso che la somministrazione a lungo termine di givosiran ha mostrato una riduzione sostenuta del tasso composito annuo di attacchi di malattia (AAR), un abbassamento dei livelli delle transaminasi ALA e di PBG, insieme a riduzioni durature dell’impiego di emina, livelli ridotti di dolore giornaliero e miglioramento progressivo della qualità di vita riferita dai pazienti. Il profilo di safety di givosiran è risultato consistente con quanto osservato nella fase in doppio cieco del trial ENVISION, confermando l’efficacia e la sicurezza del farmaco messo a punto dalla biotech americana Anylam e che, a marzo di quest’anno, ha ottenuto l’approvazione dalla Commissione Europea per il trattamento della porfiria epatica acuta in pazienti adulti e adolescenti a partire dai 12 anni d’età (primo trattamento specifico per questa malattia approvato in Europa)
Razionale della terapia contro la porfiria epatica acuta e meccanismo d’azione di givosiran
La porfiria epatica acuta (AHP) è un disturbo metabolico ereditario causato dall’alterazione di uno specifico enzima nella via di biosintesi dell’eme che determina l’accumulo di precursori neurotossici dell’eme stesso (componente essenziale dell’emoglobina).
Questo accumulo può causare sintomatologia dolorosa acuta, nota come attacchi di porfiria, che possono portare a forti dolori addominali e paralisi, insufficienza respiratoria, convulsioni e cambiamenti di stato mentale. Questi attacchi si verificano improvvisamente e possono produrre danni neurologici permanenti e morte.
Givosiran è un farmaco con somministrazione sottocutanea basato sulla tecnologia RNAi con target specifico per l’acido aminolevulinico sintasi 1 (ALAS1) per il trattamento della porfiria epatica acuta. La somministrazione sottocutanea mensile di givosiran ha il potenziale di abbassare significativamente i livelli epatici indotti di ALAS1 in modo prolungato e quindi ridurre gli intermedi neurotossici dell’eme, l’acido aminolevulinico (ALA) e il porfobilinogeno (PBG), verso livelli normali. Riducendo l’accumulo di questi intermedi, givosiran riduce l’insorgenza degli attacchi gravi e potenzialmente fatali, controlla i sintomi cronici e riduce il carico della malattia.
Givosiran utilizza la tecnologia di Alnylam nota come Enhanced Stabilization Chemistry (ESC), basata sul coniugato GalNAc, che consente il dosaggio sottocutaneo con maggiore potenza e durata e un ampio indice terapeutico.
Lo studio ENVISION: disegno e sintesi risultati della fase in doppio cieco
Lo studio ENVISION di Fase III è uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, multicentrico, internazionale, per valutare l’efficacia e la sicurezza di givosiran nei pazienti con una diagnosi documentata di porfiria epatica acuta…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Porfiria epatica acuta, givosiran efficace e sicuro anche a 12 mesi nella fase di estensione in aperto dello studio ENVISION #EASL2020”, PHARMASTAR