Fibromialgia – Uno dei più comuni disturbi muscoloscheletrici caratterizzato da dolore cronico e qualità della vita ridotta
“I valori di misurazione muscolare e i parametri di qualità della vita sono significativamente diminuiti nei pazienti con fibromialgia rispetto ai controlli sani. E’ quanto riporta uno studio pubblicato sulla rivista Irish Journal of Medical Science
La sindrome fibromialgica (FMS) è uno dei più comuni disturbi muscoloscheletrici, con tassi di prevalenza del 3-6% in diversi paesi del mondo.
I principali sintomi somatici della sindrome fibromialgica (FMS) sono dolore muscoloscheletrico cronico, rigidità e affaticamento, tutti correlati al sistema muscolare e al suo funzionamento.
Sebbene ci siano state nuove scoperte significative nella comprensione della patogenesi della FMS, i meccanismi esatti devono ancora essere identificati. Nell’eziologia di questa sindrome, un ruolo cruciale è svolto dalle complesse interazioni tra meccanismi periferici (es. neuromuscolari) e centrali (sistema nervoso centrale e autonomo, ormonali e psicologici).
Alcuni studi hanno mostrato specifiche alterazioni nelle fibre muscolari causate da ipossia locale dovuta a disregolazione vasomotoria, infiammazione cronica e danno ossidativo mediante microscopia, istochimica, microscopia elettronica, risonanza magnetica (MRI), test elettrofisiologici e tecniche ultrastrutturali, e altri non hanno mostrato alcuna differenza tra pazienti e controlli.
In alcuni studi è stato riportato che i sintomi muscolari sono dovuti all’inattività causata dalla combinazione di dolore e diminuzione della capacità fisica, che può portare a decondizionamento progressivo creando un circolo vizioso.
In questi studi vi è stata una scarsa randomizzazione e soprattutto sono sempre stati esclusi pazienti di nuova diagnosi
Lo scopo di questo studio deriva dalle domande che si sono posti gli autori e cioè se nella FMS sono coinvolti anche muscoli asintomatici degli arti superiori e inferiori e questo poteva essere valutata utilizzando l’ecografia in confronto ai controlli sani sia nella FMS di nuova diagnosi che in quella consolidata. Inoltre, gli autori hanno valutato se le misurazioni muscolari fossero correlate alla fatica e alla gravità della malattia, così come la qualità della vita.
Questo studio è stato condotto su 152 soggetti (102 pazienti (52 di vecchia diagnosi e 50 di nuova diagnosi) e 50 controlli sani) come studio trasversale controllato; erano tutte donne con età media 42 anni…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Fibromialgia, attività muscolare e qualità della vita ridotti sia nei pazienti di nuova che di vecchia diagnosi”, PHARMASTAR