Malattie rare, Roma – Spina bifida, intervento di correzione conclusosi con successo
“Roma – Effettuato al Gemelli un eccezionale intervento di correzione della spina bifida in utero alla ventiseiesima settimana di gravidanza. A realizzarlo è stata un’équipe composta da ginecologi ostetrici e neurochirurghi della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e dell’Università Cattolica.
Il bambino, al quale è stato dato il nome di Tommaso, è nato qualche giorno fa e sta bene. Ora proseguirà le cure presso il Centro spina bifida del Gemelli, struttura di riferimento nazionale.
Tommaso era affetto da una grave forma di spina bifida, il mielomeningocele, caratterizzata dalla mancata chiusura del tubo neurale a livello lombosacrale, con protrusione delle meningi e del midollo spinale a tale livello. La correzione chirurgica viene in genere effettuata dopo la nascita, ma questi difetti peggiorano nel corso della gravidanza. Per questo si è optato per una correzione precoce in utero.
Questo intervento è il risultato del lavoro di un team multidisciplinare che ha saputo coniugare la ricerca sui difetti di chiusura del tubo neurale alla diagnostica e alla chirurgia. Molti sono i protocolli attualmente in corso per meglio definire le cause della spina bifida e molte sono le speranze affidate alla chirurgia e alle nuove terapie di supporto per garantire a questi pazienti una migliore qualità di vita. Proprio al Centro per la cura e l’assistenza al bambino con spina bifida, dal 2007 Centro di riferimento della Regione Lazio, l’Università Cattolica ha destinato fondi del 5×1000 per finanziare progetti di ricerca che oggi hanno portato anche a questo risultato clinico.
Il bambino è stato operato alla ventiseiesima settimana di gravidanza lo scorso 4 giugno, con una tecnica di open surgery. La delicatissima anestesia è stata affidata al dottor Stefano Catarci della UOC Anestesia in Ostetricia, Ginecologia e Terapia del dolore 2, diretta dal professor Gaetano Draisci. Quindi, il professor Marco De Santis ha effettuato l’intervento ostetrico, coadiuvato dalla professoressa Lucia Masini.
Dopo aver inciso l’addome della mamma, con un taglio cesareo modificato, è stato ‘esteriorizzato’ l’utero sul quale è stata praticata un’incisione di 8 cm, facendo grande attenzione a non tagliare in prossimità della placenta, per non compromettere il prosieguo della gravidanza.
Dopo l’apertura del sacco amniotico, gli ostetrici sono arrivati al bambino. E qui è iniziata la fase neurochirurgica dell’intervento, durata 35-40 minuti e affidata al professor Gianpiero Tamburrini responsabile della UOC di Neurochirurgia Infantile della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e al dottor Luca Massimi…”
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Fonte: “Correzione in utero della spina bifida. Intervento, tra i primi in Italia, eseguito con successo all’IRCCS Gemelli”, insalutenews