Tumore gastrico – In Fase III, doppio successo per nivolumab nei setting adiuvante e metastatico
“Mese caldo per nivolumab. Dopo il successo nel mesotelioma pleurico, Bristol Myers Squibb ha annunciato i dati positivi di due studi clinici di Fase III condotti con nivolumab in due diversi setting di tumori gastrici e dell’esofago
Primo studio
Nel primo studio, il CheckMate -649, nivolumab è stato valutato in associazione alla chemioterapia rispetto alla sola chemioterapia come trattamento di prima linea per il cancro gastrico metastatico, il cancro della giunzione gastroesofagea (GEJ) o l’adenocarcinoma esofageo.
Il farmaco ha soddisfatto i due endpoint primari, la sopravvivenza globale (OS) e la sopravvivenza libera da progressione (PFS), con l’OS identificata ad un’analisi provvisoria prestabilita e la PFS a un’analisi finale, entrambe in pazienti i cui tumori esprimono PD-L1 con un punteggio positivo combinato maggiore o uguale a cinque. Il beneficio della OS è stato visto anche nella popolazione randomizzata.
Si tratta del medesimo setting nel quale un anno fa al congresso ASCO 2019 pembrolizumab aveva deluso le aspettative. Nivolumab è il primo agente immunoterapiaco a mostrare una forza definitiva nel trattamento di prima linea di qualsiasi tumore gastrointestinale maligno.
“C’è un urgente bisogno di migliorare le opzioni terapeutiche per i pazienti con cancro all’esofago e allo stomaco”, ha detto Yelena Y. Janjigian, ricercatore principale, Direttore oncologia gastrointestinale al Memorial Sloan Kettering Cancer Center. “Le risposte all’attuale chemioterapia standard nei pazienti sono di breve durata, e meno del 6% dei pazienti con malattia metastatica sopravvive oltre i cinque anni. L’immunoterapia ha contribuito a trasformare il modo in cui ci prendiamo cura dei nostri pazienti attraverso diversi tipi di tumore e i risultati incoraggianti di CheckMate -649 rappresentano una nuova opportunità per migliorare la sopravvivenza dei pazienti al di là della chemioterapia standard”.
L’azienda indica di voler collaborare con le autorità regolatorie internazionali per ottenere l’approvazione di nivolumab per queste indicazioni. Bristol Myers Squibb sta anche valutando il farmaco immunoterapiaco in associazione a ipilimumab e alla chemioterapia per il cancro gastrico, il tumore GEJ o l’adenocarcinoma esofageo. I dati per questo studio sono ancora in cieco.
Secondo studio
Il secondo studio di fase III appena annunciato da BMS è il CheckMate -577 che ha valutato l’impiego di nivolumab come terapia adiuvante per pazienti con tumore dell’esofago resecato o della giunzione gastroesofagea (GEJ)…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Tumore gastrico, doppio successo per nivolumab nei setting adiuvante e metastatico”, PHARMASTAR