Malattie rare – Leucemia mieloide acuta, in studio di fase 1 sono promettenti le cellule CAR-T con doppio CAR anti-CD33-CLL1
“In uno studio cinese di fase 1 presentato di recente al congresso virtuale della European Hematology Association, sei pazienti su otto con leucemia mieloide acuta recidivata/refrattaria e uno con leucemia mieloide cronica in fase accelerata, non hanno mostrato segni di malattia residua 4 settimane dopo essere stati sottoposti a una terapia con cellule CAR-T dirette contro non uno solo (come le CAR-T attualmente approvate), bensì due bersagli: CD33 e CLL1
Dopo l’infusione di queste CAR-T bivalenti, perché dotate di due CAR (Chimeric Antogen Receptor), i recettori chimerici che permettono di riconoscere e agganciare’ le cellule tumorali esprimenti i relativi antigeni bersaglio, sei pazienti hanno potuto sottoporsi al trapianto di cellule staminali ematopoietiche, mentre un settimo paziente si è ritirato dallo studio per motivi personali.
Possibile terapia ponte verso il trapianto
Resta ancora molto lavoro da fare, ma i primi risultati suggeriscono che «le CAR-T anti-CLL1-CD33 potrebbero essere sviluppate come terapia ponte per il trapianto, in aggiunta alla chemioterapia o come terapia autonoma per i pazienti con leucemia mieloide acuta e altre neoplasie mieloidi» ha affermato l’autrice principale dello studio Fang Liu, del dipartimento di ematologia dell’Ospedale Generale Militare di Chengdu, nella provincia del Sichuan, in Cina. Quest’’approccio, ha detto la ricercatrice, potrebbe anche consentire un condizionamento di ridotta intensità o un condizionamento non mieloablativo per il trapianto.
Per la prima volta, «una terapia a base di CAR-T contenenti due CAR differenti ha indotto remissioni in pazienti con leucemia mieloide acuta» ha affermato Pieter Sonneveld, dell’Erasmus Medical Center Cancer Institute di Rotterdam, Paesi Bassi, il moderatore della sessione in cui è stato presentato lo studio.
La terapia con cellule CAR-T funziona bene e ha dimostrato di poter dare risultati straordinari nelle neoplasie delle cellule B, ma una traslazione di questi successi nella leucemia mieloide acuta non c’è ancora stata. Nel frattempo, nonostante i progressi compiuti nel trattamento di questo tumore, circa un terzo dei pazienti recidiva ancora, «e la prognosi della leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria è infausta» ha ricordato la Liu.
Cellule CAR-T con un doppio bersaglio
Le CAR-T attualmente approvate dalle agenzie regolatorie, e disponibili da poco meno di un anno anche in Italia, contengono un solo CAR, diretto contro un singolo bersaglio, ma la leucemia mieloide acuta è caratterizzata da un’eterogeneità cellulare che permette di compensare l’uccisione di alcune delle sue cellule prodotta dalle terapie mirate contro un singolo bersaglio, e che comporta inevitabilmente una ricaduta della malattia…”
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Fonte: “Leucemia mieloide acuta, promettenti cellule CAR-T con doppio CAR anti-CD33-CLL1. #EHA2020”, PHARMASTAR