Tumori rari – Carcinoma a cellule squamose avanzato, cemiplimab aumenta la sopravvivenza e la durata delle risposte più profonde
“Nei pazienti con carcinoma cutaneo a cellule squamose in stadio avanzato, il trattamento con l’inibitore di PD-1 cemiplimab migliora in modo significativo sia i tassi di risposta, sia la durata della risposta (DOR) sia la sopravvivenza rispetto a quanto riportato con altri agenti. Lo evidenziano i dati di follow-up a 3 anni dello studio di fase 2 EMPOWER-CSCC-1, presentati al congresso virtuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO)
Nella nuova analisi dei dati, il tasso di risposta complessiva (ORR) è risultato del 46,1%. «Questo è un dato molto importante» ha dichiarato ai nostri microfoni uno degli autori dello studio, Paolo Ascierto, Direttore dell’Unità di Oncologia del Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione G. Pascale” di Napoli. «Inoltre, se consideriamo la risposta completa, con un anno di follow-up in più è passata da circa il 10% al 16,1% e le risposte appaiono tutte durature».
Negli 89 pazienti che hanno risposto al trattamento, il tempo mediano di raggiungimento della risposta completa è stato di 11,2 mesi, mentre la mediana della DOR al momento del cut off dei dati (11 ottobre 2019) non era ancora stata raggiunta.
«I dati evidenziano che nei pazienti che hanno risposto al trattamento con cemiplimab le risposte cliniche si sono approfondite nel tempo. Inoltre, la durata della risposta e la sopravvivenza globale sono considerevolmente più lunghe con cemiplimab rispetto a quanto precedentemente registrato con altri agenti» ha affermato l’autore principale dello studio Danny Rischin, direttore del Dipartimento di Oncologia Medica presso il tumore di Peter MacCallum Cancer Centre di Melbourne, in Australia.
«Alcuni dati erano già stati riportati lo scorso anno, ora abbiamo un follow-up più lungo, con un anno in più di evidenze» ha spiegato Ascierto.
I punti chiave dello studio EMPOWER-CSCC-1 | |
Focus | Cemiplimab in pazienti con carcinoma a cellule squamose avanzato |
Popolazione | 193 pazienti con carcinoma a cellule squamose metastatico o localmente avanzato non candidabile a chirurgia curativa o radioterapia curativa |
Risultati chiave | Tasso di risposta complessivo: 46,1%; Durata mediana della risposta non ancora raggiunta; OS a 24 mesi: 73,3% PFS a 24 mesi: 44,2% |
Significato | Cemiplimab migliora gli outcome (ORR, DOR, sopravvivenza) rispetto a quanto osservato con altri agenti |
Cemiplimab già disponibile in Italia
Proprio sulla base dell’analisi primaria dello studio EMPOWER-CSCC-1, cemiplimab è stato già approvato dalla Commissione europea come trattamento per pazienti adulti con carcinoma cutaneo a cellule squamose metastatico o localmente avanzato, non sono candidabili a una chirurgia curativa o una radioterapia curativa. Si tratta della prima immunoterapia approvata per il carcinoma cutaneo a cellule squamose avanzato.
Inoltre, nel mese di giugno, in concomitanza con il congresso dell’ASCO, il farmaco ha ricevuto anche il via libera dell’Aifa, che ne ha autorizzato la rimborsabilità da parte del Sistema sanitario nazionale, ed è quindi ora pienamente disponibile anche per i pazienti italiani.
Il carcinoma cutaneo a cellule squamose
Melanoma a parte, il carcinoma cutaneo a cellule squamose (o carcinoma squamocellulare) è il secondo tumore della pelle più diffuso dopo il carcinoma basocellulare, ma il primo per mortalità…”
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Fonte: “Carcinoma a cellule squamose avanzato, con cemiplimab sopravvivenza maggiore e risposte più profonde col tempo. #ASCO2020”, PHARMASTAR