Malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) – Maggior consumo di zucchero potrebbe essere correlato ad aumento comorbidità psichiatriche
“Il consumo di zucchero potrebbe essere correlato alle comorbilità psichiatriche nei pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD). E’ quanto evidenzia una ricerca che doveva essere presentata alla Digestive Disease Week di Chicago. La DDW quest’anno è stata cancellata ma sono stati resi comunque noti i risultati di diversi studi
Maaz Ahsan, studente di medicina del quarto anno presso la School of Medicine dell’Università di Pittsburgh, ha dichiarato durante una presentazione audio registrata che a causa dell’interazione sull’asse intestino-cervello, i pazienti con IBD spesso soffrono di ansia e depressione.
“L’alto consumo di zucchero è stato collegato all’emergere di questa malattia, così come alla depressione clinica”, ha detto Ahsan. “La gestione di questi pazienti a volte può essere complessa, ma la strada della modulazione della dieta per mitigare il decorso della malattia deve essere ulteriormente esplorata.”
I ricercatori hanno raccolto dati prospettici dal National Health Interview Survey Diet and Nutrition di pazienti con IBD che sono stati seguiti dal 2015 al 2017 (n=1.410). Hanno classificato i pazienti in due gruppi in base alla quantità di zuccheri alimentari consumati (<100 e > 100 g).
Gli investigatori hanno confrontato il rischio di depressione e ansia tra i due gruppi usando i punteggi del questionario IBD valutando umore, livelli di attività, impegno sociale e altri fattori relativi alla qualità della vita. Punteggi più alti indicano risultati migliori per il paziente.
I pazienti nel gruppo a basso contenuto di zuccheri avevano un consumo medio giornaliero di zucchero aggiunto di 65 g, mentre i pazienti nel gruppo a elevato contenuto di zucchero avevano un consumo medio giornaliero di 120 g.
Ahsan e colleghi hanno scoperto che un elevato consumo di zucchero era associato a una maggiore sensazioni di affaticamento (p=0.008), problemi a livello sociale (p<0.001), difficoltà con attività del tempo libero (p=0.007), sentimenti di depressione (p<0.001) e difficoltà di rilassamento (p=0.002) rispetto al basso consumo di zucchero tra i pazienti con IBD…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Maggior consumo di zucchero e aumento comorbidità psichiatriche nelle malattie infiammatorie croniche intestinali”, PHARMASTAR