Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

16129 Genova (IT)

Coronavirus – Conte: “Chiuderemo ogni attività produttiva non cruciale fino al 3 aprile”

“Il presidente del Consiglio parla su Facebook dopo una giornata drammatica, segnata da dati molto negativi sul piano dei contagi e dei morti. Annuncia la nuova stretta ma assicura: “I servizi essenziali saranno garantiti”. Aperti edicole e tabaccai.
Parla al termine di una giornata drammatica, Giuseppe Conte. Dopo nuovi dati negativi sui contagi e sui decessi. E dopo un pressing arrivato da Regioni, sindacati e dall’opposizione per una ulteriore stretta del governo. Lo fa, in diretta Facebook, per annunciare nuove misure contro il coronavirus che dureranno fino al 3 aprile. “Questa è la sfida più difficile dal dopoguerra”, premette. E poi annuncia: “Chiuderemo tutte le attività produttive non cruciali.
Ma resteranno aperti supermercati, alimentari, farmacie e parafarmacie. Saranno garantiti i servizi essenziali: bancari, postali, assicurativi e finanziari”.

Poi raccomanda: “Invito tutti a mantenere la calma, no ad accaparramenti”. E ancora: “Mai come ora la nostra comunità deve stringersi forte come una catena a protezione del bene più importante, la vita. Se dovesse cedere un solo anello questa catena saremmo esposti a pericoli più grandi, per tutti. Quelle rinunce che oggi ci sembrano un passo indietro domani ci consentiranno di prendere la rincorsa”. E conclude: “Uniti ce la faremo”.

Nella lista delle attività considerate essenziali ci sono – tra l’altro – agricoltura, pesca, industria alimentare e delle bevande. I servizi di informazione e della comunicazione…”

LA VIDEOCONFERENZA STAMPA: https://youtu.be/GN_m-rH7g7I

Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Coronavirus, Conte: “Chiuderemo ogni attività produttiva non cruciale fino al 3 aprile. Farmacie e alimentari resteranno aperti. E’ la sfida più difficile dal dopoguerra. Uniti ce la faremo”, La Repubblica