Asma – Il rischio di svilupparlo aumenta con una forte suscettibilità al riflesso della tosse all’inalazione della capsaicina (C-CS)
“La suscettibilità al riflesso della tosse all’inalazione della capsaicina (C-CS) potrebbe essere associata ad un innalzamento del rischio di asma severo. Questo il responso di uno studio recentemente pubblicato su The American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine, che getta luce su una disfunzione neuronale delle vie aeree respiratorie che potrebbe fungere da nuovo target terapeutico per l’asma severo non controllato, con particolare riferimento all’asma severo non atopico
Razionale e disegno dello studio
Da tempo esistono documentazioni in letteratura sull’associazione tra la suscettibilità al riflesso della tosse da inalazione di capsaicina (C-CS) e la patofisiologia dell’asma. “A questo riguardo – scrivono i ricercatori nell’introduzione al lavoro – uno studio ha dimostrato che un incremento di questa suscettibilità era presente nei pazienti asmatici, specialmente se i pazienti non sono atopici, presentano bassi livelli sierici di IgE (≤200 IU/ml) e un cattivo controllo dell’asma [(Asthma control questionnaire (ACQ) ≥1,81]. Non solo: un’esposizione allergenica nei pazienti asmatici non trattati con steroidi inalatori (ICS) porrebbe indurre anch’essa un incremento degli accessi di tosse indotta da riflesso provocato da inalazione di capsaicina, in associazione con la broncocostrizione”.
La sicurezza del test di provocazione della tosse con capsaicina è ben verificata. Per quanto alcuni pazienti possano andare incontro ad un declino della FEV1 dopo questo test, il suo impiego non influenza generalmente la FEV1 o l’iperreattività delle vie aeree respiratorie alla metacolina inalata o al test agli allergeni nei pazienti asmatici di grado lieve/moderato. E’ recente, inoltre, l’osservazione su una piccola coorte di pazienti asmatici severi che il test in questione non si accompagna ad eventi avversi seri, compreso il declino di FEV1.
Lo studio ha esplorato la possibilità di utilizzare la C-CS come target terapeutico dell’asma: “Tiotropio e la termoplastica bronchiale potrebbero migliorare il controllo dell’asma e la tosse nei pazienti con cattiva risposta ai trattamenti standard – ICS e LABA – non attraverso la broncodilatazione ma alterando C-CS – spiegano i ricercatori -. Considerando che la C-CS è aumentata nei pazienti con asma non di tipo 2 rispetto a quelli con asma predominante di tipo 2, C-CS potrebbe configurarsi come un nuovo target terapeutico nell’asma severo non di tipo 2”.
Con questo studio, i ricercatori hanno cercato di approfondire le associazioni esistenti tra C-CS e le caratteristiche cliniche dell’asma severo definite dalle linee guida congiunte dell’asma ERS/ATS (cattivo controllo dell’asma, esacerbazioni frequenti e severe di malattia e limitazione del flusso respiratorio). Inoltre, sono state valutate anche le associazioni con altri biomarcatori [conte assolute eosinofili/neutrofili (AEC e ANC, rispettivamente), livelli sierici di IgE e FeNO], fattori generali (età, sesso, BMI, predisposizione atopica e storia di tabagismo) e comorbilità…”
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Fonte: “Asma, il rischio si impenna con una forte suscettibilità al riflesso della tosse all’inalazione della capsaicina”, PHARMASTAR