Ipercolesterolemia – Con determina pubblicata sulla GU n. 291 del 12/12/2019, semplificata la prescrizione di evolocumab dopo infarto del miocardio
“Con una determina pubblicata sulla GU n. 291 del 12/12/2019, l’Aifa ha modificato i criteri di rimborsabilità di evolocumab garantendo una sorta di “fast track” per due tipologie di pazienti ad alto rischio cardiovascolare: i pazienti con sindrome coronarica acuta (Sca) recente (entro 12 mesi) e i pazienti con eventi cardiovascolari (Cv) ricorrenti
Per le popolazioni sopramenzionate, il cambio dei criteri di rimborsabilità prevede una sola valutazione del profilo lipidico (>100mg/dL) entro 30 giorni dall’inizio del trattamento con evolocumab, in linea con le indicazioni delle ultime linee guida Eas/Esc sulle dislipidemie che suggeriscono un approccio precoce ed aggressivo nei pazienti con Sca recente o eventi multipli.
In precedenza, per poter prescrivere il farmaco in questi pazienti occorrevano 3 valutazioni effettuate nel corso di 6 mesi che confermassero la persistenza dei livelli di colesterolo LDL sopra i 100 mg/dL nonostante una terapia anticolesterolo di base ottimizzata (statina ad alta potenza alla massima dose tollerata + ezetimibe).
È stato quindi riconosciuto che questi pazienti rappresentano una popolazione a maggiore rischio cardiovascolare. Queste due tipologie di pazienti sono infatti recepite come una popolazione a rischio CV massimo (rischio molto alto) dalle recenti linee guida Eas/Esc sulla dislipidemia (Mach et al, Eur Hearth Journal, 2019) che stabiliscono un target di LDL-C pari a 55 mg/dL, suggerendo per i pazienti con eventi ricorrenti un target di 40mg/dL.
Infatti, nei pazienti con anamnesi di infarto del miocardio (Ima), entro l’anno dall’evento si registra il 40% di rischio di un evento successivo e il 30% di morte. Nella popolazione dello studio FOURIER, i pazienti in placebo inclusi nello studio entro l’anno dall’evento presentavano un HR pari a 1,45 verso i pazienti inclusi nello studio dopo almeno 12 mesi dall’evento
Confermando tutte le precedenti sotto-analisi dello studio FOURIER, la recente sottoanalisi presentata all’ultimo AHA di Philadelphia, in cui si è valutato l’effetto in termini di riduzione degli eventi dei pazienti con un recente IM (entro l’anno) rispetto ai pazienti con evento meno recente (> 12 mesi), ha dimostrato che maggiore è il rischio e maggiore è anche il beneficio che si ottiene con evolocumab…”
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Fonte: “Ipercolesterolemia, semplificata la prescrizione di evolocumab dopo infarto del miocardio”, PHARMASTAR