Sindrome dolorosa regionale complessa (CRPS) – Le possibili opzioni terapeutiche
“Le sindromi dolorose regionali complesse (CRPS) sono rare condizioni dolorose caratterizzate da una notevole variabilità nei possibili fattori scatenanti, solitamente traumatici, e nello scenario clinico. La limitata conoscenza dei meccanismi fisiopatologici ha portato a innumerevoli tentativi di trattamento con molteplici opzioni conservative e chirurgiche che agiscono con diversi meccanismi d’azione. In questo articolo pubblicato su Expert Opinion on Pharmacotherapy due autori italiani dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” discutono della patologie e delle possibili opzioni terapeutiche.
La sindrome dolorosa regionale complessa di tipo I generalmente segue una lesione (di solito della mano o del piede), in genere dopo lesioni da schiacciamento (soprattutto arto inferiore) oppure post amputazione, infarto del miocardio, ictus o neoplasie maligne.
La sindrome dolorosa regionale complessa di tipo II è simile al tipo I ma implica un danno evidente a carico di un nervo periferico. Di solito si verifica dopo l’immobilizzazione dell’arto per trattare la lesione iniziale.
Tra i sintomi rientrano anomalie sensitive, autonomiche focali (vasomotorie o sudomotorie), e motorie; è sempre presente dolore, in genere di tipo urente o sordo che limita spesso l’uso dell’arto.
Possono essere presente cute a chiazze per alterazioni vasomotorie cutanee e alterazioni della sudorazione.
In questa rassegna narrativa, gli autori discutono punti chiave sulle definizioni di CRPS, criteri diagnostici e insidie, ipotesi fisiopatologiche e strategie di trattamento con particolare riferimento alla farmacoterapia.
L’articolo si basava su una ricerca bibliografica che ha utilizzato PubMed e l’analisi di linee guida disponibili per la gestione delle CRPS.
In particolare, gli autori sottolineano che la strategia di gestione più raccomandata per le CRPS è un approccio interdisciplinare precoce che includa interventi multimodali, come il trattamento farmacologico e la riabilitazione, nella maggior parte dei casi…”
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Fonte: “Sindrome dolorosa regionale complessa, quale terapia utilizzare?”, PHARMASTAR