Statine – Linee guida per il loro utilizzo in prevenzione primaria. Quelle più aggressive, salvano più vite
“Da un confronto tra le linee guida più aggressive e quelle più ‘tradizionali’ rispetto all’uso delle statine nella prevenzione primaria degli eventi cardiovascolari, emergono differenze importanti nella capacità di prevenire eventi cardiovascolari. Ampliare il numero di pazienti candidabili al trattamento permette di risparmiare un maggior numero di eventi. E il numero di pazienti da trattare per risparmiare un evento (NNT) con le statine è lo stesso per le linee guida più aggressive e per quelle tradizionali, oltre che inferiore a quello dell’aspirina e della terapia antipertensiva. Le statine insomma sono il farmaco ‘principe’ della prevenzione primaria cardiovascolare
Dal 2014 ad oggi sono state pubblicate 5 linee guida sull’impiego delle statine nella prevenzione primaria delle patologie aterosclerotiche cardiovascolari. Sono siglate dalle principali società scientifiche ed enti sanitari del mondo (National Institute for Health and Care Excellence, NICE del 2014; US Preventive Services Task Force – USPSTF del 2016; Canadian Cardiovascular Society – CCS del 2016; European Society of Cardiology/European Atherosclerosis Society – ESC/EAS del 2016 e infine American College of Cardiology/American Heart Association – ACC/AHA del 2018.
Sebbene tutte si basino sulle stesse evidenze cliniche, prodotte da una serie di trial clinici randomizzati sull’impiego delle statine in prevenzione primaria degli eventi cardiovascolari, l’indicazione su chi dovrebbe essere sottoposto a questo trattamento varia moltissimo da una raccomandazione all’altra, in termini di modelli predittivi di valutazione del rischio di eventi cardiovascolari, di soglie del rischio e di livelli di colesterolo LDL dai quali iniziare la terapia.
Un’analisi comparativa pubblicata su JAMA Cardiology è andata ad esaminare punti in comune e differenze di queste raccomandazioni, cercando di distillarne il messaggio attraverso un unico valore, il number needed to treat (NNT10) ovvero il numero di pazienti da trattare in prevenzione primaria con una statina per evitare un evento aterosclerotico cardiovascolare nell’arco dei successivi 10 anni….”
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Fonte: “Linee guida sulle statine in prevenzione primaria: quelle più aggressive, salvano più vite”, Quotidiano sanità
Tratto da: https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=77858