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Diabete – Esperti propongono di modificare criteri diagnostici della curva da carico di glucosio

Un valore di glicemia uguale o superiore a 209 mg/dl, alla prima ora del test di carico orale di glucosio identifica i soggetti con diabete tipo 2 con un’accuratezza maggiore della glicemia a digiuno (≥ 126 mg/dl).e dell’emoglobina glicata (≥ 6,5% o ≥ 48 mmol/mol). Il test ‘accorciato’ a un’ora permette inoltre di risparmiare risorse e spazi in ambulatorio. I risultati arrivano da uno studio internazionale al quale ha preso parte la Società Italiana di Diabetologia. Il prossimo dicembre in occasione del congresso dell’IDF in Corea, verrà proposto alle autorità regolatorie internazionali di inserire nelle linee guida il nuovo criterio diagnostico

20 SET – La classica curva da carico di glucosio, uno dei tre test validati per la diagnosi di diabete, potrebbe vivere presto una seconda vita, grazie ai risultati di uno studio internazionale al quale hanno preso parte anche dei gruppi di ricerca italiani, presentato in occasione della 55° edizione del congresso dell’EASD (European Association for the Study of Diabetes).

Lo studio, che ha coinvolto  12 centri in tutto il mondo, arruolando  21.641 partecipanti, ha dimostrato che il valore della glicemia alla prima ora del test da carico orale di glucosio consente di individuare con maggior accuratezza i soggetti affetti da diabete. Un valore di glicemia uguale o superiore a 209 mg/dl, dopo un’ora dal test di carico orale di glucosio (75 grammi di glucosio sciolti in 300-500 ml di acqua) consente di identificare soggetti con diabete tipo 2 con una sensibilità del 91% (la percentuale dei ‘veri positivi’) e una specificità del 92% (la percentuale dei ‘veri negativi’).

Alla ricerca ha partecipato la Società Italiana di Diabetologia (SID) tramite la coorte dello studio GENFIEV (Genetics, PHYsiopathology, and Evolution of Type 2 diabetes) e quella dello studio CATAMERI (CATAnzaro MEtabolic RIskfactors), coordinato dal professor Giorgio Sesti, past president della Società Italiana di Diabetologia e presidente della Fondazione Diabete Ricerca.

“L’importanza di questo studio – sottolinea il professor Sesti – è quella di avere fatto emergere l’utilizzo a scopo diagnostico dei valori della glicemia ad un’ora dall’assunzione di un carico orale di glucosio,  per individuare non solo le persone a rischio di diabete tipo 2, ma anche di coloro che hanno già la malattia conclamata, attraverso un test ambulatoriale di breve durata (solo un’ora tra il prelievo basale e quello dopo carico di glucosio, contro le due ore attuali), comunemente eseguito e dai costi assai limitati. Il tema dell’utilizzo del test a 1 ora da carico orale di glucosio è rilevante tanto che sarà anche oggetto di un simposio al prossimo meeting dell’International Diabetes Federation che si terrà in Corea dal 2 al 6 dicembre . In tale occasione verrà ufficialmente avanzata alle autorità regolatorie di tutto il mondo la richiesta di contemplare l’ingresso di questi nuovi parametri diagnostici all’interno delle linee guida sul diabete ”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “EASD/ Diabete: gli esperti propongono di modificare i criteri diagnostici della curva da carico di glucosio”, Quotidiano sanità

Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=77017