Artrite psoriasica (PsA) – L’impatto del BMI sulla risposta al trattamento con abatacept
“L’indice di massa corporea non ha un impatto sulla risposta clinica e radiografica al trattamento con abatacept sottocute in pazienti con artrite psoriasica (PsA). Lo dimostrano i risultati di un’analisi post-hoc dei risultati dello studio di fase 3 ASTRAEA (Active PSoriaTic Arthritis RAndomizEd TriAl) che ha valutato l’effetto del BMI al basale sulla risposta successiva al trattamento con abatacept sottocute di pazienti affetti da PsA. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista RMD Open
Background e obiettivi dello studio
I pazienti con PsA tendono a presentare un indice di massa corporea (BMI) più elevato rispetto alla popolazione generale. Ciò ha ripercussioni potenzialmente negative in quanto è stato osservato che un BMI elevato può risultare associato ad outcome clinici meno favorevoli con i farmaci biologici, come i farmaci anti-TNF.
Abatacept è una proteina di fusione costituita dalla porzione Fc della immunoglobulina G1 e dal dominio extracellulare dell’antigene 4 del linfocita T citotossico.
La molecola, disponibile in Italia per il trattamento dell’AR dal 2007, è un modulatore selettivo della co-stimolazione delle cellule T, che previene l’attivazione di queste cellule mediante blocco dei segnali di co-stimolazione richiesti per generare una risposta immunitaria alle proteine e agli antigeni peptidici.
Le vie biochimiche guidate dalle cellule T sono implicate nella patogenesi diverse patologie immunologiche, compresa la PsA. Di qui l’idea di sondare la possibile efficacia terapeutica di abatacept anche nella PsA…”
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Fonte: “Artrite psoriasica, che impatto ha il BMI sulla risposta al trattamento con abatacept?”, PHARMASTAR