Tumore al polmone – La doppia combinazione immunoterapica durvalumab e tremelimumab non supera la chemio
“Lo studio di Fase III NEPTUNE condotto con durvalumab in combinazione con tremelimumab in pazienti non trattati in precedenza con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) non è riuscito a raggiungere il suo end point primario di sopravvivenza globale (OS) rispetto alla chemioterapia standard a base di platino. Lo ha reso noto AstraZeneca con un comunicato
José Baselga, vicepresidente esecutivo di R&D oncologico, ha dichiarato: “Siamo pienamente impegnati in un’analisi approfondita dei vasti dati clinici e dei biomarcatori di questo studio per ottenere ulteriori approfondimenti”.
Lo studio ha randomizzato in 200 centri di 29 Paesi pazienti con NSCLC in stadio IV per ricevere l’inibitore PD-L1 durvalumab in combinazione con l’anticorpo monoclonale anti-CTLA4 tremelimumab o la chemioterapia standard a base di platino come trattamento di prima linea.
Lo studio è stato eseguito su una popolazione che includeva soggetti con istologie non squamose o squamose, nessuna mutazione EGFR o ALK e l’intera gamma dei livelli di espressione del PD-L1. L’obiettivo principale dello studio era la sopravvivenza globale (‘OS) in pazienti con un elevato carico di mutazioni del tumore nel sangue (TMB) di 20 o più mutazioni per megabase.
Il profilo di sicurezza e tollerabilità per la combinazione di Imfinzi e tremelimumab sono risultati coerenti con gli studi precedenti. La casa farmaceutica ha aggiunto che presenterà i risultati completi in uno dei prossimi congressi di oncologia medica…”
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Fonte: “Cancro del polmone, la doppia immunoterapia con durvalumab e tremelimumab non supera la chemio”, PHARMASTAR