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Malattie rare – Sclerosi sistemica o Sclerodermia, in un trial di fase 3 nintedanib rallenta perdita di funzionalità polmonare

In pazienti con malattia polmonare interstiziale (ILD) associata a sclerosi sistemica (SSc), il tasso annuale di declino della capacità vitale forzata (FVC), un indice di misurazione della funzionalità polmonare, si riduce fin quasi del 50% a seguito del trattamento con nintedanib, un inibitore di tirosin chinasi già approvato nella terapia della fibrosi polmonare idiopatica, rispetto al placebo. Questo il messaggio principale proveniente dallo studio SENSCIS che, a distanza di un mese dalla sua presentazione al congresso dell’American Thoracic Society, in concomitanza con la pubblicazione del trial sulla prestigiosa rivista NEJM, è stato oggetto di commenti e comunicazioni nel corso del congresso annuale EULAR, tenutosi a Madrid. I risultati dello studio sono particolarmente interessanti in quanto quasi un quarto dei pazienti con SSc sviluppa un significativo coinvolgimento polmonare entro tre anni dalla diagnosi, e quando i polmoni vengono colpiti può svilupparsi ILD, che rappresenta la principale causa di mortalità in chi è colpito da questa patologia, attualmente orfana di trattamento specifico

Lo studio principale, in sintesi
SENSCIS è il più grande studio clinico randomizzato controllato in pazienti affetti da sclerosi sistemica, con malattia interstiziale polmonare (SSc-ILD). Lo studio ha coinvolto 576 pazienti di oltre 32 Paesi tra cui Stati Uniti, Canada, Cina, Giappone, Germania, Francia e Regno Unito. L’endpoint primario dello studio era il tasso annuo di declino della funzionalità polmonare, misurato dalla FVC (mL/anno) su un periodo di 52 settimane. Lo studio ha rilevato anche altri dati rilevanti di manifestazione della malattia e i principali endpoint secondari hanno riguardato l’ispessimento cutaneo, misurato in termini di variazione assoluta rispetto al basale con punteggio Rodnan Skin Score modificato (mRSS) e qualità di vita correlata allo stato di salute misurata dal punteggio totale del  Saint George´s Respiratory Questionnaire (SGRQ) alla settimana 52.

I criteri di arruolamento dei pazienti hanno compreso diagnosi di sclerosi sistemica (SSc) con esordio dei primi sintomi non-Raynaud entro 7 anni, malattia interstiziale polmonare (ILD) confermata dalla TAC ad alta risoluzione con fibrosi che interessava almeno il 10% dei polmoni, FVC di almeno il 40% del predetto, e capacità di diffusione polmonare (DLco) del 30–89% del predetto.

I pazienti sono stati randomizzati per ricevere nintedanib 150 mg due volte/die o placebo. È stata ammessa la partecipazione allo studio di pazienti in terapia stabile con micofenolato o metotrexate e/o prednisone sino a 10 mg/die.

Al termine delle 52 settimane di studio, i pazienti in terapia con nintedanib hanno dimostrato un tasso annuo corretto di declino della FVC (mL/anni) di -52,4 contro -93,3 dei pazienti che hanno ricevuto placebo (differenza assoluta 41,0 mL/anno: IC95%=2,9, 79; p=0,04) (fig.1 A e C). Ciò corrisponde a una differenza relativa di riduzione del declino della funzionalità polmonare del 44%, un risultato simile a quelli dello studio di Fase III INPULSIS nella Fibrosi Polmonare Idiopatica (IPF) (2)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Sclerosi sistemica, nintedanib rallenta la perdita di funzionalità polmonare in trial fase 3 #EULAR2019”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/orto-reuma/sclerosi-sistemica-nintedanib-rallenta-la-perdita-di-funzionalit-polmonare-in-trial-fase-3-eular2019–29819