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Alzheimer – La perdita acuta di sonno produce un aumento dei livelli plasmatici di tau

La perdita acuta di sonno porta a un aumento dei livelli plasmatici di tau, proposto come biomarker per valutare il rischio successivo di malattia di Alzheimer (AD). È quanto suggerisce una nuova ricerca presentata a San Antonio (USA) nel corso di SLEEP 2019 (33rd Annual Meeting of the Associated Professional Sleep Societies)

Ciò potrebbe essere dovuto a «una maggiore attività neuronale necessaria per sostenere la veglia durante la notte» ha detto il ricercatore Jonathan Cedernaes, del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Uppsala (Svezia).

Innalzamento del biomarcatore di rischio di sviluppare demenza
La ricerca ha dimostrato che un sonno insufficiente ha effetti dannosi sul cervello. In uno studio precedente, Cedernaes e colleghi avevano scoperto che i disturbi del sonno sono associati a un aumentato rischio di sviluppare demenza in uomini all’inizio cognitivamente sani durante un periodo di osservazione di 40 anni. L’associazione era più forte per l’AD. È stato anche dimostrato che il sonno interrotto aumenta i livelli del liquido cerebrospinale (CSF) di beta-amiloide e tau.

Lo scopo del presente studio era vedere se la perdita di sonno acuta alterasse i livelli diurni di biomarcatori plasmatici che sono associati all’AD. Utilizzando un disegno incrociato tra soggetti, 15 giovani uomini sani hanno partecipato a 2 sessioni standard in laboratorio in due diverse condizioni: una notte di sonno normale e una notte di privazione del sonno durante la notte.

I livelli di tau totale e delle catene leggere dei neurofilamenti (NfL) sono stati analizzati utilizzando saggi ultrasensibili in campioni di plasma ottenuti la sera prima e la mattina dopo ciascun intervento.

«Abbiamo notato un aumento dalla sera alla mattina dei livelli plasmatici di tau totale dopo la condizione acuta di perdita di sonno, mentre i livelli di tau totale sono diminuiti nella normale condizione di sonno, in modo tale che vi era un cambiamento significativo nei livelli dalla sera alla mattina tra queste due condizioni» ha detto Cedernaes.

Nessuna differenza in relazione alle catene leggere dei neurofilamenti
Tuttavia, non sono state riscontrate differenze tra le due condizioni per il cambiamento da sera a mattina nei livelli di NfL plasmatici. NfL è un marker di danno neuroassonale. La scoperta che i livelli di NfL non sono cambiati a causa della perdita acuta del sonno depone contro un danno acuto neuroassonale, e potrebbe invece essere dovuta a una prolungata attività neuronale durante la veglia notturna, ha aggiunto…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Alzheimer, la perdita acuta di sonno è associata a un aumento dei livelli plasmatici di tau”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/neuro/alzheimer-la-perdita-acuta-di-sonno-associata-a-un-aumento-dei-livelli-plasmatici-di-tau–29726